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Arata Isozaki; Domus: La Casa del Hombre, photo courtesy of Hisao Suzuki
06/03/2019 - Illustre architetto, urbanista e teorico giapponese, Arata Isozaki è il vincitore del Priztker Prize 2019, il Premio ritenuto il più alto riconoscimento internazionale di architettura fondato da Jay A. Pritzker e da sua moglie Cindy nel 1979. Ad annunciarlo ieri il comunicato stampa ufficiale.
Quarantanovesimo a ricevere il premio, Isozaki succede a Balkrishna Doshi, Priztker Prize 2018. Gli architetti italiani che hanno ricevuto il prestigioso premio sono stati Renzo Piano (nel 1998) e Aldo Rossi (nel 1990).
Nato nel 1931 a Oita, Arata Isozaki si laurea all’Università di Tokyo nel 1954, divenendo allievo di Kenzo Tange per poi fondatare l’Arata Isozaki Atelier, oggi Arata Isozaki & Associates, nel 1963.
Pluripremiato e con oltre cento edifici realizzati, Isozaki è ritenuto un visionario dell’architettura grazie al suo approccio lungimirante e alla profonda dedizione per "l'arte dello spazio" messi in evidenza sin dall’inizio della sua attività di architetto e teorico.
La giuria del 2019, composta da Stephen Breyer (chair), André Aranha Corrêa do Lago, Richard Rogers, Kazuyo Sejima, Benedetta Tagliabue, Ratan N. Tata, Wang Shu e Martha Thorne (direttrice del premio) afferma: "Possedendo una profonda conoscenza della storia e della teoria architettonica, Isozaki non ha mai meramente replicato lo status quo della sua era, protendendo verso un'architettura significativa che si è riflessa nei suoi edifici che fino ad oggi, sfidando categorizzazioni stilistiche in continua evoluzione".
"Volevo scoprire il mondo attraverso i miei occhi, così ho viaggiato in tutto il mondo prima di compiere trent'anni. Volevo conoscere la vita delle persone in luoghi diversi dal Giappone, come nel mondo islamico, nei villaggi nelle profonde montagne della Cina, nel Sud-est asiatico e nelle città metropolitane degli Stati Uniti. Cercavo di trovare ogni opportunità di farlo, e attraverso questo, ho continuato a chiedermi 'cos'è l'architettura?' ",dichiara il neo Prizker.
Oltre a contribuire allo sviluppo architettonico e culturale della sua città natale natale Oita, con edifici come Medicalita Medical Hall (1959-60) e Annex (1970-1972 Oita, Giappone) e la Prefita Prefectural Library (1962-1966 Oita, Giappone, ribattezzata Oita Art Plaza nel 1996), Isozaki anche ridefinito lo scambio reciproco tra società orientali e occidentali, consentendo alla visione giapponese di allargarsi in Europa e in Americano, in particolare negli anni '80.
Arata Isozaki verrà premiato durante la cerimonia ufficiale che si terrà in Francia il prossimo maggio, seguita da una conferenza di Arata Isozaki a Parigi.
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MoLA, rendering courtesy of Arata Isozaki and Associates Allianz Tower, photo courtesy of Alessandra Chemollo Nara Centennial Hall, photo courtesy of Hisao Suzuki Art Tower Mito, photo courtesy of Yasuhiro Ishimoto Oita Prefectural Library, photo courtesy of Yasuhiro Ishimoto Section perspective, Oita Prefectural Library, photo courtesy of Arata Isozaki and Associates Qatar National Convention Center, photo courtesy of Hisao Suzuki MoLA, photo courtesy of Yasuhiro Ishimoto
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