28/03/2019 - Il quartiere Isola si presenta ancora una volta come un luogo di scoperta in occasione del prossimo Fuorisalone, dal 9 al 14 aprile 2019, con la terza edizione di Isola Design District. L’obiettivo è di confermarsi come comunità di designer e studi emergenti, italiani ed internazionali, con un focus su innovazione e ricerca, aprendo al contempo a laboratori locali ed aziende che si sono distinti per artigianalità e sviluppo di nuovi materiali.
Il tema di quest’anno, Unlimited Design, vuole essere una provocazione. L’intento è chiaro: celebrare il design in ogni sua forma. «Vogliamo che le location del quartiere Isola, durante la Milano Design Week, siano sempre più aperte alla sperimentazione e alla contaminazione di saperi e discipline diverse. – spiega Gabriele Cavallaro, co-founder di Blank e Project Manager dell’evento – Vogliamo spingerci oltre il prodotto e la sua funzione, continuando il percorso che ha caratterizzato la manifestazione fin dalla prima edizione.»
La Design Week 2019 vede una diffusa presenza nel cuore del Fuorisalone delle tecnologie nate dalla Scienza 3M. La novità è che la collezione 3M Fasara™ e l’ultima innovazione 3M DI-NOC™ Glass, per la prima volta si racconteranno all’Isola Design District, insieme alle altre soluzioni 3M Architectural Markets: 3M Architectural Finishes e 3M Windows Films. 3M sarà infatti main partner della manifestazione e protagonista di Stecca 3.0, presentando anche una suggestiva installazione, progettata a 4 mani dall’architetto Paola Silvia Coronel, Global Consultant di 3M, e da Byron Trotter, Product Development Specialist 3M: la vetrata posteriore dello spazio diventerà un vero e proprio foglio da disegno, dove tutte le finiture 3M saranno le protagoniste.
La location di via de Castillia 26 ospiterà quest’anno un vero e proprio Design Village, mettendo in luce, tra gli altri, il progetto Hartwerp della designer belga Lien Van Deuren, una collezione di arredamento urbano caratterizzata dalla possibilità di interagire con quelle che lei preferisce definire installazioni o sculture, la seduta modulare Snake, realizzata da Campidarte dando nuova vita ai contenitori utilizzati per trasportare le uova, uniti da una corda che ne attraversa tutto il corpo e permette di modificarne la forma e Stauper di Gard Hagen e Jonas Carlsen, il primo e unico daybed bio-composito in fibra di lino al mondo, il cui allestimento verrà curato da StudentDesign, piattaforma che promuove i lavori di studenti e giovani designer di tutto il mondo.
Sempre alla Stecca 3.0, si potrà gustare un drink nel primo bar interamente stampato in 3D da un sistema robotico antropomorfo. Il progetto si chiama 3D Printed Bar ed è firmato Caracol Studio. Forte accento è posto, come sempre, sulla sostenibilità del processo di produzione: il bar sarà, infatti, completamente realizzato con biopolimeri di derivazione naturale, ad impatto 0 e biodegradabili. Inoltre verrà illuminato dalle lampade Superloop di Delta Light.
I pouf e le sedute firmati LOOM arrederanno la zona esterna della Stecca, mentre all’interno l’azienda presenta un progetto realizzato in collaborazione con ENEA, Ente Nazionale Energia Alternativa, con imbottitura di materiale organico vegetale, derivato dal recupero delle biomasse marine spiaggiate all’insegna dei processi di produzione ecosostenibile.
La location sarà anche luogo di eventi quotidiani, diurni e serali, a partire dagli Unlimited Design Talks: sei giornate di formazione con talk, approfondimenti e workshop organizzate da The District – la prima piattaforma online dedicata ai designer volta a facilitare la ricerca di collaboratori ed opportunità in campo creativo – riguardanti diverse aree tematiche legate al design, tra cui manifattura digitale, illustrazione, motion e prodotto. La sera, invece, spazio all’intrattenimento con gli eventi curati da Nicola e Giulio Nicoletti di 24 PR & Events, in collaborazione con Eat Urban, il festival di street food urbano e musica elettronica, che porteranno in balconata le migliori crew musicali di Milano. Tra gli sponsor ci sarà Nastro Azzurro, che da anni sostiene la generazione di giovani che guardano al futuro con curiosità e capacità innovativa, la Moving Forward Generation.
Proprio accanto alla Stecca 3.0, in via De Castillia 24, ci sarà Ca’ ventiquattro il progetto curato da Roberta Borrelli di MAKEYOURHOME: un vecchio appartamento in una casa milanese verrà trasformato per regalare un’esperienza di ospitalità unica, portando il fruitore finale ad essere esso stesso un promotore inconsapevole dello spazio. Attraverso un contest, infatti, giovani designer potranno vedere realizzato un proprio progetto, arredando un vero appartamento. Tutto questo grazie anche alla collaborazione di Hiro, azienda italiana che trasforma in realtà le idee di brand emergenti.
Da Sydney a Milano, gli australiani di DesignByThem scelgono Isola Design District per la loro prima volta in Europa. La residenza per artisti VIAFARINI, in via Farini 35, verrà trasformata in un parco giochi di design grazie agli oltre 30 pezzi d’arredamento firmati dall’azienda e alla nuova collezione DL Seating, realizzata dai fondatori e designer Sarah Gibson e Nicholas Karlovasitis in collaborazione con Dion Lee, che vede la fusione tra il design industriale e la moda.
Alla Key Gallery di via Borsieri 12, Fioroni presenterà la sua collezione di prodotti disegnati da architetti e designer italiani e svizzeri tra cui act_romegialli, CCRZ, Studio Guscetti, Pasquini Tranfa architetti. Collezioni disegno contemporaneo, talvolta anche interprete di profonde tradizioni, tradotti in forme semplici di raffinate proporzioni.
Anche la Galleria Giovanni Bonelli apre le porte del suo spazio al mondo del design, ospitando le installazioni del designer Alessandro Zambelli, che presenterà il progetto Motusorbitas. A 50 anni dall’allunaggio, i visitatori verranno trasportati nello spazio, scoprendo un universo di sculture satelliti in moto orbitale come corpi celesti. Gli oggetti si illumineranno di luce lunare grazie alla presenza di speciali pannelli oled e, attraverso congegni meccanici nascosti, danzeranno nello spazio quasi in assenza di gravità.
New entry anche Studio Apeiron, che esporrà, in una location nella corte di via Pepe 36, la sua nuova linea di arredi sperimentali ecosostenibili, fondati sullo studio dei sistemi naturali e #affortable, una serie di tavoli in affitto al costo di 1 solo euro al giorno: una tendenza internazionale che sta letteralmente rivoluzionando il mercato dell’arredamento, destinato a diventare un vero e proprio trend anche in Italia.
Sempre al civico 36 di via Pepe, ma con affaccio su strada, l’ex atelier di Caterina Von Weiss ospiterà gli studi tedeschi Kumi Mood, di Cäcilia Holtgreve e Benno Sattler, e STUDIO OINK, di Lea Korzeczek e Matthias Hiller. Il primo unisce artigianato ed arte in oggetti dal design allegro e di atmosfera; il secondo sviluppa interni di alta qualità per spazi privati e pubblici, mantenendo l’equilibrio tra poesia e funzione, tra semplicità e giocosità.
All’ex Scatolificio Artigiano di via Cola Montano 8, la designer inglese, ma con base ad Istanbul, April Key presenterà la sua prima collezione di lampade Ocean Drive La mostra ospiterà dieci dei suoi pezzi che sono fatti in plexiglass tagliato a laser, mentre il neon originale in vetro è realizzato artigianalmente da atelier turchi. Una fusione di architettura Art Déco, illuminazione e scultura, abbinata ad una bellissima serie di fotografie che è stata d’ispirazione per il progetto.
All’11 di via Confalonieri si “giocherà” con lo spazio, grazie ai progetti presentati da FRATTINIFRILLI, in cui diventa fondamentale l’interazione tra prodotto e consumatore finale. Un continuo costruire, assemblare e riassemblare gli elementi per ottenere nuove forme in base alle nuove esigenze funzionali ed estetiche.
Nello stesso cortile, all’interno di DotBox, si trovano anche i lavori di Ward Wijnant, designer olandese formatosi alla Design Academy di Eindhoven, che sorprenderà i visitatori con lavorazioni del legno inaspettate, atte a valorizzarlo come mai prima.
Gli ambienti della Fonderia Napoleonica Eugenia offriranno invece un itinerario tra i progetti sperimentali dei giapponesi Enzo Satoru Tabata e Daiken Eiji Suzuki (che a Gifu lavorano insieme nel TEAM BALANCO), le installazioni sospese di Jukai (Marta Fumagalli e Riccardo Piovano) e le sculture avvolgenti e immersive di Barbara Crimella.
Nello showroom RivaViva di via Lambertenghi 18 saranno protagonisti i progetti di arredo ad alta vocazione ecologico-salutistica dell’azienda, che si arricchiscono della nuova linea di pezzi unici ispirati dalle “mappe urbane” dell’artista Maurizio Nazzaretto, che diventano tavoli “parlanti”.
Sempre in via Lambertenghi, ma al civico 20 presso lo Spazio BK, sarà in esposizione il progetto KNOT di Sanne Visser che studia il potenziale uso dei capelli umani come soluzione sostenibile per l’industria degli strumenti da pesca.
Non lontano da lì, in omaggio al 100° anniversario del Bauhaus, Myriam Kuehne Rauner quest’anno dedicherà le sue nuove opere in edizione limitata allo stile caratteristico del Bauhaus con la collezione Echo Bauhaus. I lavori saranno in esposizione nella sua galleria Angelo della Pergola 1.
Ma non solo, verrà aperto per la prima volta anche The Nordic Design Apartment, un progetto che coinvolge delle realtà eccellenti del design scandinavo, realizzato in comune con Jutta Yla-Mononen, che per l’occasione presenterà un’opera in vetro e il libro ”Inspire Me!”, dedicato a 25 designer finlandesi.
Dal Nord Europa arriveranno anche due accademie di design. Dalla Danimarca, un gruppo di studenti del master della Royal Academy of Fine Arts Schools of Architecture, Design and Conservation (KADK) presenterà allo Spazio Gamma di via Pastrengo 7 DIFFERENT BODIES, un’esposizione che approfondisce il tema del design applicato alla disabilità: il visitatore potrà interagire con le installazioni stimolando i propri sensi ed emozioni e avvicinandosi a questa importante tematica. L’obiettivo è mettere in discussione gli standard di progettazione, sottolineando la bellezza dei corpi che sono diversi.
Allo Studio Vundes di via Confalonieri 11 andrà invece in scena KUURA, l’esposizione organizzata dagli studenti della University of Lapland, Faculty of Art and Design, che va ad investigare la relazione tra l’ambiente artico e il suo stile di vita sostenibile.
La Camera di Commercio Italo-Germanica – sponsor della manifestazione – sarà presente all’Isola Design District per il secondo anno consecutivo con un container espositivo in vetro nel quale verrà ricreato un cosy livingroom per il progetto German Design Corner.
Nella nuova sede di Zetalab, in via Cola Montano 2, andrà in scena Closed Circuit, un’installazione che nasce dalla collaborazione tra Marco Williams Fagioli (designer), Sweza (urban artist) e Deniz Khan (musicista). Il progetto si traduce in linguaggi sperimentali che indagano i misteri di uno dei simboli più importanti, il cerchio, integrando luce, video e suono.
Grande novità di quest’anno sarà l’utilizzo della realtà aumentata: i visitatori avranno, infatti, la possibilità di interagire con le tante attività in programma e i prodotti in esposizione, superando il confine dello spazio fisico. Scaricando l’applicazione Aria The AR Platform, dello studio creativo Alkanoids, potranno infatti accedere a decine di contenuti esclusivi tramite il semplice utilizzo del proprio smartphone.
Una delle location dove si troveranno più contenuti in realtà aumentata sarà quella del Milan Design Market, in via Pastrengo 14. Tra le novità della quarta edizione, la direttrice artistica Elif Resitoglu, co-founder di Blank, ha anticipato che un’area della location, allestita in collaborazione con Lamitex, verrà dedicata a prodotti realizzati con materiali sperimentali e che il tema, Find The Lost City, è dato dalla scenografia disegnata dagli architetti francesi Marie Chevalier e Colombe Crouan, realizzata da AMBIENTHA, il nuovo negozio online di rivestimenti e carte da parati per l’interior design. Le ambientazioni sono state ispirate dalla malinconia dell’Italia perduta e hanno un significato molto profondo: il progetto è stato ideato come proposta di architettura moderna per la delocalizzazione delle vittime del terremoto di Amatrice, che ha messo in strada centinaia di persone.
Tra i lavori in esposizione, sono assolutamente da non perdere la collezione Midas di Nataly Rodriguez Design Studio, il cui materiale ha uno sfondo organico che proviene dall’ananas; la linea di arredamento di Fraction Design Studio, condotto dalla designer Celine Nge e che arriva direttamente da Singapore, caratterizzata da esplorazioni creative e anticonvenzionali, abbracciando tutte le discipline possibili; il progetto Campidarte, di Giorgio Deplano, che ha come scopo quello di realizzare prodotti di arredo dallo stile moderno e colorato, che soltanto ad uno sguardo più attento svelano la loro composizione, data dal riutilizzo di materiali e componenti industriali abbandonati.
A catturare l’attenzione dei visitatori ci saranno decine di espositori provenienti da tutte le parti del mondo, come Maison Deux e Charis Stephanie dall’Olanda, Rich & Grass dalla Svizzera, Kauch dalla Slovenia, Ege Miray Kaman dalla Turchia, Teodora Jevtic dalla Serbia, Ceramic Studio 1300 dalla Georgia, Stobe dalla Finlandia, Nunzia Ponsillo Design Studio da San Marino, Reisinger Studio dalla Spagna, con la sua installazione Complicated Sofa, oltre agli italiani tra cui spicca il nome di Ciro Bergonzi.
Sempre qui, neubau eyewear, presenterà la nuova collezione Walter & Wassily, in omaggio al fondatore del movimento Bauhaus e al pittore Wassily Kandinsky, e NIO Cocktails, proporrà, nei suoi kit degustazione, cocktail preparati da mixologist professionisti, già pronti da shakerare e versare nel bicchiere. Entrambi i brand sono sponsor sia di Milan Design Market sia Isola Design District.
Confermate anche le esposizioni di altri due collettivi protagonisti della passata edizione: i belga di Brut, con la mostra Bodem sempre allo Spazio Maraniello di viale Stelvio 66, e l’evento Designland, supportato da ADI Sicilia, negli spazi dell’Atelier Kondakji di via Civerchio 2.
È forte anche quest’anno la presenza degli artigiani del quartiere, tra cui spicca il nome di Pietro Algranti, che nel suo Algranti LAB presenta progetti unici su misura: le collezioni I Grandi e I Piccoli, mobili e oggetti di arredo di diverse dimensioni e materiali di recupero come legno, ferro, alluminio, rame, ottone e molti altri.
Eco-design e arte saranno, infine, i temi proposti da Green Island, in collaborazione con Isola Design District e Vivai Giorgio Tesi Group, per i progetti I Giardini di Leonardo e Il Giardino della Mente.
Il primo – un omaggio al genio di Leonardo Da Vinci nell’anno del 500° anniversario dalla scomparsa del grande maestro – è un percorso pubblico ideato da Claudia Zanfi e Andrea Liberni, in cui botanica, architettura, eco-design e natura si fondono in un progetto inedito che trasforma il quartiere Isola in un giardino d’arte, con materiali interamente vegetali, allestiti nell’area esterna della Stecca 3.0.
Il secondo, è un’installazione dell’artista e designer Michele Fabbricatore pensata per lo spazio pubblico e per la didattica, un’opera alta 4 metri, realizzata con riuso di materiale ligneo e contornata da un giardino mediterraneo.
Come ogni anno, l’Opening Day è previsto per il Martedì, con eventi in tutte le principali location del distretto.
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