23/04/2019 - 'Labirinti' è il filo conduttore che ha ispirato Davide Groppiper i progetti presentati quest'anno a Euroluce. Il layout dello stand, pensato per perdersi e poi ritrovarsi, ha ospitato collezioni, novità e nuovi riflessi sensoriali, come l'anteprima del profumo Ombra.
Così come rievoca il nome stesso, ChainDelier è un gioco di parole tra la catena e il candeliere. L'idea nasce dalla ricerca sul concetto di lampadario, fra novità e linee classiche. Un lampadario semplice, ma con grande personalità, quasi un gioiello. Un prodotto che permette di risolvere l’eterno problema del decentramento.
La collezione si configura così come una grande catena dorata che si flette sotto il proprio peso, disegna una parabola perfetta e alimenta la maglia di luce nel punto inferiore. L’oro è il metallo per eccellenza, metafora di energia e di desiderio. Ma è anche il metallo ideale per condurre la corrente elettrica. ChainDelier può essere composto a piacere, proiettando la luce verso l’alto o verso il basso, inserendo più elementi, più anelli, in una vertigine di combinazioni luminose.
La collezione Ohm si compone di un filo quasi impercettibile, sospeso nell'aria. La luce corre sul filo come un funambolo su una corda sottilissima, e arriva dove serve, con leggerezza ed emozione.
Ohm è un progetto elettromeccanico, che sfrutta al massimo le caratteristiche dei diodi luminosi. Il suo segreto è uno speciale cavo unipolare tirato da parete a parete. Il circuito viene in questo modo “chiuso”, come in un gioco di prestigio, attraverso un altro sottilissimo, quasi invisibile conduttore. La fonte quindi si nasconde, impalpabile e discreta, regalando la scena a ciò che deve essere illuminato.
Endless è una striscia lucente di possibilità, senza fine. Ogni parete, ogni soffitto, grazie a Endless diventa uno spazio di luce potenziale. L’idea è semplice: considerare le pareti e i soffitti come circuiti elettronici per posizionare gli apparecchi illuminanti con la massima libertà.
La serie si compone di una striscia adesiva, un nastro conduttore che si può applicare a ogni parete, a ogni superficie. Il sistema Endless è stato ideato per portare “differenza di potenziale” dove si desidera, in modo grafico e digitale. In questo modo la corrente arriva ovunque, e permette di collegare più apparecchi contemporaneamente. Endless è il binario digitale definitivo con cui poter disegnare, creare arabeschi, incidere il buio.
Tra tutte le figure geometriche, la sfera è la più vicina alla perfezione. Metafora dell'assoluto, immagine in scala ridotta del mistero dell'universo, Pigreco è la lampada a sfera modulabile con cui immaginare la luce del futuro.
Pigreco è un lavoro dalle linee rigorose, che fa dialogare due materiali primari, concreti e tangibili: il legno e il vetro. Metà satinata, metà trasparente, si muove liberamente sulla base, diventando a volte diffusore, a volte lente convessa. Nella base si nasconde un LED invisibile, che illumina l'interno della sfera. La luce orientabile crea mondi sempre nuovi sulle superfici, offrendo una luce imprevista, che sorprende ed emoziona.
Tre soli elementi: un foglio di carta, una penna e un LED. Così si compone Pagina, come un gesto simbolico, sospeso tra realtà e immaginazione. Uno speciale foglio di carta, dotato di micro ventose può essere appeso a ogni superficie, spostato a piacere, disposto in modo da creare onde ed effetti tridimensionali. Una pagina immaginaria su cui immortalare pensieri luminosi. Una piccola penna a LED completa l’idea, inserendosi nelle curve del foglio e creando arabeschi di luce diffusa. Pagina rompe la quarta parete, increspa la superficie realizzando geometrie mobili, vive, vibranti.
Ognuno ha la sua luna. La lampada Moon nasce da un sogno, quello di portare la luna dentro casa e la superficie di carta giapponese, fatta a mano, rende unico ogni pezzo.
Forse fare lampade significa indagare gli infiniti modi di portare elettroni nello spazio? Mettere una fonte luminosa nello spazio nel modo più semplice possibile, con ironia e leggerezza? I binari di un trenino elettrico possono fare tutto questo disegnando paesaggi immaginari in cui la luce rappresenta altri binari, altri incroci, altre grafiche. Rail è il confine tra utilità e rappresentazione, design e arte. In totale libertà è possibile comporre diversi percorsi di luce, giocando e illuminando.
Ma non c’è luce senza ombra, non c’è ombra senza luce. Insieme, esistono. Insieme, raccontano. Per questo si chiama Ombra la fragranza che Davide Groppi ha scelto come sua, in un gioco di riflessi sensoriali. Il profumo, come la luce, racconta. Evoca luoghi e tempi lontani, svela corpi, tocca sentimenti, illumina memorie.
In una ricerca di semplicità e di leggerezza, ecco che entra in scena l’immateriale. Un profumo non è un oggetto, è la sensazione di un oggetto. La continuazione di un racconto con altri mezzi. È un intreccio di emozioni, è una conversazione fra i sensi. Ombra è nata dal dialogo fra Davide Groppi e Giovanna Zucconi, che con Serra&Fonseca traduce in creazioni olfattive le storie degli altri. È una fragranza con un fondo oscuro, di legni e di terre, misterioso, anche inquieto, che poi si apre in un sorriso solare: si accende. Se le emozioni nascono dai contrasti, l’oggetto che cattura Ombra è di ottone e vetro: la forza e la trasparenza.
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