23/04/2019 - Una città, un luogo dove vivere, uno spazio da abitare. Un ambiente da personalizzare con arredi che interpretano i modi di vivere di chi la casa la vive.
Urban Passion è il tema di Zanotta scelto per la Milano Design Week 2019 appena conclusa. Lo stand disegna un volume dove si può intravedere, come guardando da una finestra dischiusa: delimitato da una sequenza di lamelle inclinate e parallele su cui si leggono i nomi delle più popolose città del mondo, lo scenario domestico vive le empatie con il contesto urbano.
L’allestimento a cura dello studio Calvi Brambilla con lo styling dello Studio Salaris e il graphic design di Leonardo Sonnoli, propone un ideale viaggio tra sei città globali. Berlino, Barcellona, Parigi, New York, Shanghai e Roma: sei scenari che si affacciano sui diversi paesaggi urbani; sei soluzioni di arredo che rispecchiano altrettante identità metropolitane.
Il rigore formale di Berlino ritorna nella razionalità del divanoMilano+ e nella linea essenziale delle poltrone Genni, che si raccordano con il pattern geometrico scelto per la Sacco.
Il calore e la vivacità di Barcellona sono identificati nel brillante giallo polline delle poltroncine Tusa e nello spirito giocoso ed empatico della libreria a ripiani rotanti Joy.
Sui tetti di Parigi si affaccia una camera dall’atmosfera soft suggerita dal letto tessile Florin, quasi un rimando art nouveau, che vivacizza i colori tenui degli altri arredi.
Spirito cosmopolita invece per quella che guarda lo skyline di New York, dove le icone storiche dialogano con il letto Gala dalla forte identità visiva.
Il cityscape di Shanghai è ripreso dal dinamico alternarsi di spessori e altezze differenti che disegnano il divano novità Shiki abbinato al linguaggio decorativo delle sedute Oliva.
In omaggio all’arte classica di Roma i tavolini in vetro soffiato Echino ispirati alle forme delle colonne doriche e la scultorea libreria Joy.
Molti i progetti inediti protagonisti degli immaginari urbani presentati. Ad arricchire la collezione di divani due nuovi imbottiti: Shiki di Damian Williamson ispirato alla semplicità del futon tradizionale giapponese e Milano+ evoluzione del progetto di De Pas D’Urbino Lomazzi, un divano lineare, di impianto razionalista, dal design senza tempo.
Nelle sedute fanno il loro ingresso le poltroncine, Oliva di Constance Guisset dalla suggestiva forma a conchiglia e Tusa, dal design semplice, ideata da Rodolfo Dordoni.
Tre le proposte di tavolini: Spotty caratterizzato dalla superficie decorata su esclusivo disegno a mano di Pierre Charpin; Graphium di Garcia Cumini, un solido piano di marmo naturale sorretto da un’esile struttura organica in acciaio e Echino di Sebastian Herkner che esprime con personalità la forza del vetro.
All’ingresso uno spazio dedicato ai 50+1 anni di Sacco - anniversario celebrato quest’anno da Zanotta - una scultura della poltrona realizzata da Krishnaraj Chonat, un contrasto tra pieghe e ombre che la mano dell’artista ha scolpito nel marmo bianco di Carrara e un quadro dello stesso autore di Las Vegas che riporta a una contemporaneità urbana fatta di frenesia e mutamento.
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