03/04/2019 - Cuore e fondamenta rinascimentali e facciata settecentesca. La chiesa sconsacrata di Sant’Agostino, costruita nel 1500, tra marmo bianco e volte alte, dopo anni di abbandono riapre al pubblico sotto un'altra veste e un altro nome: Volumnia, un nuovo spazio espositivo nel centro di Piacenza.
Un edificio immerso nella storia valorizzato dalla gallerista Enrica De Micheli, la cui attività da più di 20 anni spazia tra antiquariato e design, Volumnia ospiterà al suo interno uno suo spazio espositivo, un bistrot e un’intensa programmazione culturale.
Per la riapertura di questi monumentali spazi, accanto alla gallerista ha lavorato un team di architetti e designer. Il progetto di recupero e conservazione dell'edificio è stato affidato all'architetto piacentino Enrico De Benedetti, l’allestimento e la curatela è a firma dello studio Space Caviar di Joseph Grima con il supporto di Studio Vedèt per l’identità visiva. Al designer e artista della luce Davide Groppi è stato invece affidato il compito di illuminare gli spazi della chiesa per far fronte alla nuova funzione espositiva
Lo spazio della ex chiesa di Volumnia, oltre che gli allestimenti permanenti della collezione di mobili di design, ospiterà un fitto calendario di mostre temporanea, iniziando da quella dedicata a Gabriella Crespi, che inaugurerà il 6 aprile 2019.
Nessun luogo sembra più adatto dell'enorme ex chiesa di Volumnia per ospitare un’importante personale sulla designer, che nel suo lavoro e nel suo percorso personale ha incrociato più volte il tema della spiritualità. La sua produzione geniale e sfaccettata è disseminata di oggetti simbolici che rimandano al rito e alla vita interiore. L’esposizione comprenderà oltre 30 oggetti e arredi provenienti dalla collezione della gallerista Enrica De Micheli, da varie collezioni private e dall’Archivio Gabriella Crespi.
A una distanza strategica da tutti i centri del Nord Italia, la galleria svolgerà un ruolo chiave nella rete nazionale delle istituzioni museali e porterà nella provincia emiliana eventi internazionali attraverso differenti discipline. È inoltre in corso una collaborazione con i Musei di Piacenza per l’esposizione a rotazione di opere provenienti dai depositi dei Musei, per offrire al pubblico anche questo patrimonio della città.
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