15/05/2019 - All'interno dello storico Teatro Manzoni di Milano, Agapecasa e Stellar Works hanno presentato 'Behind the Scenes', un progetto in cui il teatro diventa campo di indagine e di riflessione.
L’allestimento curato da Camilla Benedini - architetto e Creative Brand Consultant di Agapecasa - racconta la prolifica carriera di Angelo Mangiarotti in un viaggio in cinque atti dove ogni tappa è dedicata a un'icona della Mangiarotti Collection. Ognuno dei cinque spazi, concepiti come piccoli palcoscenici, ospita i prodotti, gli schizzi e i testi del maestro milanese.
Forme sospese nel tempo, geometrie essenziali nello spazio, materie preziose in natura. Angelo Mangiarotti ha disegnato il futuro vestendolo di soluzioni inedite, sempre attratto dalla materia e dalla sua memoria. "Agapecasa riscopre e riporta in vita alcuni tra i progetti dimenticati di Mangiarotti per creare una collezione che ogni anno si arricchisce di nuove icone", racconta Camilla Benedini.
Il percorso inizia con il tavolo Asolo, un progetto che indaga le eccezionali qualità di resistenza della materia lapidea, impiegato qui come unico materiale costruttivo. Un piano con due "asole" nelle quali si innestano due lastre/montanti dello stesso spessore.
Il tavolo More viene aggiornato in alcuni dettagli con il contributo di nuove tecnologie che rendono più precisa l’esecuzione mantenendo comunque il concetto che il piano è elemento strutturale per collegarsi ai supporti.
In mostra anche Loico, un programma formato da elementi portanti cilindrici e sovrapponibili e da ripiani che si fissano negli appositi incastri per realizzare librerie con misure modulari sia in altezza che in larghezza.
Nuove forme e dimensioni per la serie Eros, un sistema di tavoli di marmo privi di giunzioni o serraggi: la soluzione costruttiva prevede un incastro a gravità tra piano e gamba, ottenuto grazie alla sezione tronco-conica della gamba che accoglie facilmente il piano bloccandolo nella posizione stabilita.
Evoluzione del sistema Eros, la serie Incas declina la medesima intuizione costruttiva in un altro materiale, la pietra Serena. È caratterizzata da piani con forme squadrate e da gambe a forma tronco-piramidale con sezione trapezoidale, cosicché solo i due piani inclinati sopportano le sollecitazioni dovute al peso del piano, mentre quelli verticali non collaborano alla tenuta del sistema costruttivo. Incas si presenta oggi in un’inedita soluzione in legno massello, a dimostrazione di come ogni grande idea possa essere sviluppata ulteriormente senza perdere forza e significato.
Debutto assoluto per il tavolo Sk207, il cui nome riprende la sigla originale impressa da Angelo Mangiarotti sulle tavole del progetto. Il tavolo è formato da un piano circolare in marmo, declinato in diverse finiture e da una base conica a sezione iperboloide. Quest’ultima è realizzata in fusione di bronzo, utilizzando la particolare tecnica della “cera persa”, un procedimento artigianale in uso in campo artistico e orafo.
Oltre all’inedito tavolo viene presentata la nuova famiglia di vasi CAP53, realizzati impiegando la stessa tecnica di fusione.
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