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Courtesy of © Concr3de
15/05/2019 - Una famosa leggenda narra che l'Araba Fenice rinasce dalle proprie ceneri. Così, secondo la proposta dell’azienda olandese Concr3de, specializzata nella realizzazione di architetture e design utilizzando la stampa 3D, Notre Dame potrebbe ritornare in vita dalle sue stesse macerie.
Le proposte progettuali per restaurare la Cattedrale di Notre-Dame dopo il terribile incendio sono state numerosissime, a testimonianza del profondo legame emotivo tra il monumento, la città di Parigi e i cittadini di tutto il mondo che lo scorso 15 aprile hanno assistito inermi alla tragedia che si stava consumando.
Tra queste, si distingue per originalità e uso intelligente delle nuove tecnologie l’idea dell’azienda olandese Concr3de, una realtà fondata nel 2016 dagli architetti Eric Geboers e Matteo Baldassari.
La proposta è quella di combinare vecchi materiali e nuove tecnologie per trasformare le macerie in un nuovo materiale composto da cenere e polvere. Quest’ultima, resa utilizzabile per la stampa 3D, potrebbe essere impiegata per ricreare in maniera fedele tutte le parti perdute della cattedrale.
Courtesy of © Concr3de
Procedendo in questo modo, secondo Concr3de, in tempi rapidi alcune parti della cattedrale, in particolare la statuaria, verrebbero ricomposte del tutto in maniera identica a come erano prima dell’incendio.
Per dimostrare come sarebbe il risultato della proposta, hanno già fatto una prova riproducendo Le Stryge, uno dei gargoyle aggiunto durante il restauro ottocentesco ad opera di Eugène Viollet-le-Duc e distrutto dalle fiamme.
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