05/06/2019 - Con oltre 80 anni di storia legata al nome della famiglia Oberrauch, a cui appartiene da tre generazioni, l'azienda di sistemi di stampa digitale ad alte prestazioni Durst fonda la sua attività su valori condivisi quali innovazione, attenzione al cliente, sostenibilità e qualità. Per rafforzare e rilanciare l’importanza di Bressanone quale sede principale, Durst ha voluto costruire un nuovo e moderno quartier generale che si presentasse come insegna dell’impresa, rinnovandone l’immagine.
Il nuovo edificio, progettato dallo studio monovolume architecture+design, si integra a livello architettonico e funzionale con la sede storica e la zona produttiva, riprendendo un’idea mai realizzata dell’architetto Othmar Barth che progettò il primo stabilimento.
L’idea originale di un’ala “galleggiante” con una torre laterale viene infatti ripresa per sviluppare il nuovo edificio, che si presenta come una costruzione a due piani di forma allungata e compatta che culmina con una torre di sei piani e poggia su una piastra continua con facciata in vetro, dando proprio la sensazione “fluttuare” nel vuoto. Verso nord, l’edificio organico si stacca dal basamento, andando a creare una “coda” in cui è ospitato un ampio auditorium, mentre a sud si “piega” fino a toccare il terreno del giardino, valorizzato dalla presenza di uno specchio d’acqua che ne moltiplica l’effetto scenico.
Il nuovo edificio viene collocato di fronte all’edificio esistente, al quale è collegato tramite un ponte al primo piano. Al piano terra il basamento del nuovo edificio ingloba i vecchi uffici amministrativi a nord, che sono stati ristrutturati. Viene realizzato inoltre, un grande showroom aperto in cui mostrare ai clienti le macchine prodotte, e i laboratori. Nella parte sud si trova il nuovo ingresso per i clienti con il foyer, il bar e i servizi. L’atrio a tutta altezza ospita una scala in acciaio che conduce al primo e al secondo piano, dove sono ospitati uffici di dimensioni varie e flessibili, con spazi per riunioni informali, una piccola cucina e zone relax che affacciano sul giardino pensile situato tra il nuovo edificio e la sede storica. Nel terzo e quarto piano della torre ci sono gli uffici direzionali, mentre il quinto piano è utilizzato come spazio per conferenze o mostre. Accanto all’edificio esistente è stata collocata una palestra per i dipendenti, con vista sulle montagne circostanti.
All’esterno la viabilità è stata riorganizzata, in modo che l’accesso per il personale e i clienti sia separato dall’accesso alla zona produttiva.
La facciata, di forma organica, è composta da una struttura portante in legno lamellare rivestita da pannelli in alluminio verniciato a polvere, nella quale sono inserite finestre di varie dimensioni, ottenendo un effetto “Pixelato”. Negli stipiti delle finestre sono integrate delle luci a LED, grazie alle quali facciata viene illuminata dinamicamente durante la notte, rendendo l’edificio un oggetto “mediatico”. Viene così ripreso nell’architettura, il tema del Pixel, elemento fondamentale per un’azienda che sviluppa sistemi di stampa digitale.
I circa 250 pannelli di vetro isolante, tutti di diverse dimensioni e forme, consentono di seguire la complessa geometria curvilinea della facciata che passa da verticale a orizzontale per poi tornare verticale nella torre.
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