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28/10/2019 - Ci sono voluti quattro mesi e 400 milioni di dollari, ma dopo massicci lavori di ristrutturazione ed espansione, il 21 ottobre scorso il MoMa di New York ha finalmente riaperto al pubblico con una veste rinnovata, opera dello studio Diller Scofidio + Renfro in collaborazione con Gensler.
Il Museo di Arte Moderna è stato costruito nel 1929 per essere la casa dell’arta moderna e contemporanea americana nella Grande Mela, ma nessuno nei primi anni Trenta avrebbe mai potuto immaginare che sarebbe diventato, nel corso della storia, uno dei musei più importanti del mondo. La sua sede è stata restaurata diverse volte e l’ultimo lavoro prima dell’attuale espansione si era concluso alla fine del 2004, con un progetto firmato dall’architetto giapponese Yoshio Taniguchi.
Lanciata nel 2014, la prima fase di ristrutturazione del lato est fu completata nel 2017, oggi la seconda fase di espansione – quella che ha interessato il lato ovest aggiungendo più di 40.000 metri quadrati di spazi espositivi – è ora completa aperta al pubblico.
Come affermano DS+R, "Il cuore del MoMa è ora caratterizzato da una programmazione dal vivo e da performance che reagiscono, mettono in discussione e sfidano le storie dell'arte moderna e dei movimenti contemporanei."
Il Crown Creativity Lab for education al secondo piano è stato progettato da Gensler e invita i visitatori a entrare in contatto con un'arte che esplora nuove idee sul presente, sul passato e sul futuro. Le gallerie a livello stradale, aperte al piano terra ampliato e gratuite, collegano invece il Museo a New York e alle strade del centro di Manhattan.
DS+R continuano: "Il progetto ha ottimizzato gli spazi attuali per essere più flessibili e tecnologicamente sofisticati, ha ampliato e aperto l'atrio principale in uno spazio luminoso e a doppia altezza che collega senza soluzione di continuità tra la 53esima e la 54esima strada e ha creato una moltitudine di percorsi con più aree di sosta e di riflessione per i visitatori".
Il progetto attinge al DNA storico dell'edificio, mettendo in relazione elementi differenti attraverso una serie di interventi strategici che riflettono aspetti del modernismo novecentesco: purezza espressiva, astrazione dello spazio e leggerezza delle forme. La sintesi è stata ottenuta tramite un uso minimalista dei materiali strettamente legati al tessuto edilizio esistente.
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Scheda progetto: |
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Diller Scofidio + Renfro
The MoMA
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