21/10/2019 - Claudio Tognacca, titolare di AIM Studio descrive così l’ultimo progetto realizzato: "Un rifugio di rigorosa armonia, dove la sequenza di prospettive e la continua ricerca e alternanza di pieni e di vuoti diventano obiettivi imprescindibili. Uno spazio dove ritrovare la quiete nel caos milanese.(...)".
Il progetto nasce infatti, da una parte dall’esigenza di riorganizzare lo spazio con la priorità assoluta della ricerca di connessione tra interno ed esterno. Dall’altra dalla necessità di studiare un involucro caldo ma dalle linee rigorose, con l’obiettivo di essere cucito sui gusti dei clienti senza però essere invasivo. Una sorta di tavolozza dai toni naturali che possa essere arricchita attraverso gli innumerevoli oggetti e arredi comprati e trovati nel corso degli anni.
Il primo punto passa attraverso il ripristino strutturale dei due vecchi muri portanti che trafiggono lo spazio. Un lavoro che ha come scopo non solo quello di mettere in sicurezza la struttura, ma anche quello di aprire nuovi passaggi ed aperture al fine di riorganizzare l’appartamento in maniera sartoriale.
È il salotto a dare il benvenuto. Uno spazio aperto che funge da grande cuscinetto tra la zona giorno e la zona notte dove alla sua destra si può accedere, appunto, alle camere; mentre alla sua sinistra si affaccia la cucina mostrandosi quasi come una quinta scenica.
Ed è proprio guardando la cucina che si può apprezzare la perfetta sintesi della ricerca stilistica e la raffinata ricerca dei materiali.
In contrasto infatti con la selezione morbida dell’impianto architettonico, in cucina il mood viene stravolto. La stanza si mostra come un volume scavato nell’architettura. Il mobile operativo infatti risulta essere una “pelle” realizzata in legno di eucalipto verniciato impreziosito da elementi e dettagli in nero opaco.
Sempre in salotto, anche grazie anche all’uso dello specchio che ne amplifica la presenza, due setti architettonici in terra cruda abbracciano lo spazio e volgono la vista verso la zona notte. Il corridoio, infatti, diventa parte integrante della composizione architettonica, dove l’assenza di porte, sostituite da lame a tutt’altezza, ne dilata la percezione spaziale ed esalta l’impianto architettonico.
La stanza da letto, infine, è pensata come una suite indipendente, collocata nella porzione più remota della casa, mentre i bagni ne risultano il luogo più intimo dove si possono ritrovare i materiali naturali utilizzati per l’interno impianto, come il legno o il mobile completamente rivestito in pietra di ceppo di grè, come manifesto omaggio alla città che ospita l’appartamento.
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