Sailor
19/11/2019 - Dal 20 al 22 novembre Living Divani fa tappa nel cuore di uno degli hub finanziari della Cina per partecipare alla quarta edizione del Salone del Mobile.Milano Shanghai. “Living Divani chiude un anno intenso, segnato dalle celebrazioni per il 50° anniversario e i 30 anni di collaborazione con Piero Lissoni come Art Director. Quest’anno, oltre ad una collezione in continua espansione, abbiamo realizzato Living Divani 50+30 Book, un libro che racconta la nostra storia in chiave grafica, giocosa ed emozionale” – spiega Carola Bestetti, head of marketing e comunicazione Living Divani. “Ed inoltre, per celebrare e suggellare il duplice anniversario abbiamo presentato, per chi ricerca oggetti fortemente identitari, tra arte e design, la “The Uncollected Collection', collezione di 10 pezzi in edizione limitata firmata dall’architetto Piero Lissoni”.
Lo stand, risultato della collaborazione con il rivenditore di Shanghai H.N.Lin, è pensato come una passeggiata tra i prodotti icona e le ultime novità Living Divani.
Accoglie il visitatore all’ingresso la sala da pranzo, adatta anche ad uso ufficio, dominata dalla curvatura libera e sensuale del tavolo Brasilia del designer spagnolo David Lopez Quincoces con gambe verniciate 'effetto cemento' e piano in Stone Oak®, abbinato alle sedie Rivulet del duo asiatico Junpei&Iori Tamaki, dove la struttura in legno è impreziosita da un intreccio decorativo in cuoio naturale che ne diventa elemento caratterizzante. Linee pulite e semplici che si intersecano per equilibrare l’impatto visivo dell’insieme contraddistinguono la libreria Sailor di David Lopez Quincoces, vera e propria scultura alla parete, dove il passo arioso dei pali verticali dalla sezione esagonale contrasta con il ritmo più fitto delle mensole affusolate scelte con piano in Stone Oak® e parte inferiore laccata nero. Con istanze retrò, il mobile bar Aero B di Shibuleru, lo studio fondato dal progettista di origine svizzera Lukas Scherrer, cela uno spazio contenitore chiuso da ante a tamburo che scorrono lungo tutto il perimetro, in un vivace alternarsi di pieni e di vuoti.
Nell’ambiente living è protagonista la nuova famiglia di imbottiti Greene di David Lopez Quincoces dal mood rilassato e disinvolto, ma dove tutto è impeccabile. Il divano, dalle misure fisse, gioca sul contrasto tra la scocca esterna in cuoietto e ampie cuscinature in tessuto, mentre la poltrona in pelle privilegia un total look che conquista per la morbidezza e la raffinatezza. Affianca il divano il nuovo portabicchiere Vizio, disegnato da Leonardo Talarico, che si riassume in due linee che fendono l’aria, rimandando ad una sensazione di dinamismo e al contempo di equilibrio incorporeo: un gesto che diventa reale e acquista tridimensionalità nello spessore del tondino d'acciaio. Il particolare dei cuscini di bracciolo e schienale incastonati tra struttura e seduta, e il piede scultoreo, classico e hi-tech al tempo stesso, contraddistinguono il divano Floyd-Hi di Piero Lissoni esposto nella nuova pelle Seta, accompagnato dai tavolini Pebble Low Table di Lanzavecchia + Wai dalle forme organiche ispirate alle pietre e Flap di Studio Klass con fianchi bianco crema e piano in noce in diverse forme, che si aprono rivelando un funzionale vano interno. Il prezioso contenitore Islands del designer americano Stephen Burks, con top in rovere carbone, è reso accessibile nei vari lati grazie ad un perimetro di listelli che, attraverso un perno centrale, possono ruotare su sé stessi creando ora una presenza compatta, ora un elemento arioso, trasmettendo sempre un sapore di artigianalità raffinata. L’eliminazione del superfluo contraddistingue anche la lampada da tavolo Materica, oggetto scultura disegnata da Leonardo Talarico che cattura un’intuizione fugace, frutto di un’espressività libera. Un tubo di acciaio modellato con dolcezza termina con una lampadina, enfatizzando il grafismo della curva ed esaltando la semplicità raffinata dell’insieme.
Non poteva mancare una composizione Extrasoft, icona visiva del brand firmata Piero Lissoni e datata 2008, ancora oggi bestseller nella sua duplice variante indoor e outdoor. Divano modulare dall'aspetto informale e dal comfort soffice, dolce e malleabile, si compone di sedute accoglienti e ospitali in tessuto grigio antracite che si accostano l'una all'altra in geometrie regolari ma dai contorni incerti, circondate dai tavolini satellite a “C” Tethys di Gabriele e Oscar Buratti, nelle varianti con piano in marmo Nero Marquinia e vassoio portaoggetti.
Nell’ambiente notte il letto Floyd-Hi bed di Piero Lissoni è un invito al relax per i cuscini grandi e morbidi che si appoggiano sulla testata più bassa, creando un piacevole gioco di altezze e incastri nel segno della tridimensionalità e della purezza delle linee. Lo accompagnano il comodino Era di David Lopez Quincoces con gambe metalliche bi-materiche, top in noce e fronte e fianchi laccati bianco crema. A completare il setting la nuova lampada-tavolino Light with a table, del designer Keiji Takeuchi. La silhouette di questa scultura domestica multiuso, asciutta e grafica, è l’esito di una costruzione sapiente: una base per dare equilibrio, un tubo metallico che si ricurva terminando in una sorgente luminosa e un tavolino, ad esso collegato tramite inserto, dotato di tecnologia per la ricarica wireless. Un punto luce perfetto accanto al letto per enfatizzarne le linee: un nuovo abitante della casa Living Divani. Crea un’area votata alla cura di sé lo scrittoio/vanity Pebble dello Studio Lanzavecchia + Wai, prezioso nei dettagli come lo specchio irregolare, la cassettiera sospesa e il piano d’appoggio in marmo Nero Marquinia, insieme allo sgabello retrò Nina di David Lopez Quincoces con rivestimento in velluto e profilo in gros-grain. Infine, l’appendiabiti-valet stand Aero V di Shibuleru dalla semplicità calibrata tradisce un sofisticato lavoro di sottrazione, per un oggetto multifunzionale che dona stile preciso e funzionalità agli spazi di ingresso e attesa.
L’allestimento si arricchisce con i tappeti delle Carpet Collection e Sin Titulo Collection entrambe designate da Harry Paul e con l’oggettistica del Progetto Styling a cura di Elisa Ossino Studio.
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