13/12/2019 - In Trentino-Alto Adige, regione da sempre all'avanguardia in tema di efficienza energetica e sostenibilità ambientale, prende vita un nuovo progetto di città “green” che si candida a diventare modello virtuoso per tutto il resto del Paese. Una “Merano Verde”, come è stata ribattezzata, dove ogni spazio, residenziale e commerciale, va ad integrarsi perfettamente con il paesaggio circostante creando un centro abitato di nuova concezione, ad uso esclusivamente pedonale e ciclabile, in cui le architetture storiche si mescolano con gli innovativi edifici progettati in ottica ecologica.
Il primo passo verso questa città del futuro sarà la nuova sede del Gruppo Alperia, il provider di servizi energetici che in Alto Adige rifornisce oltre 280 mila clienti con energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
L'edificio è firmato dall’Associazione temporanea di Imprese composta dallo studio Cecchetto & Associati, lo Studio di ingegneria Von Pföstl & Helfer Srl di Lana (BZ) per la progettazione statica, Steam Srl di Padova per la progettazione d’impianti e lo studio associato CZ di Paolo Ceccon Laura Zampieri Architetti per la progettazione paesaggistica.
L'architettura proposta per la nuova sede di Arperia nasce dal paesaggio e ne riprende gli elementi essenziali quali l’acqua e gli spazi verdi. Entrambi fonti di benessere ed energia, questi sono elementi costitutivi della composizione architettonica, e parte fondamentale della filosofia aziendale di Alperia, che mette la tecnologia e l’energia a servizio dell’ambiente. Quella proposta è anche un’architettura iconica, riconoscibile e in qualche modo replicabile, nei suoi elementi essenziali, acqua e giardino pensile.
Un prototipo sperimentale, la prima tessere di un “parco urbano”, che può ridisegnare, dare ordine all’area circostante, dove caserme, rive del fiume, stazione, ippodromo, stalle ed edifici residenziali ed industriali non riescono a dialogare, creando un luogo confuso “non ancora finito”, alla ricerca della propria identità, ma di grande valore strategico per il futuro di Merano”.
La nuova sede di Alperia ed Edyna è concepita come un primo tassello di una città di nuova concezione, una “Merano Verde” ad esclusivo uso pedonale e ciclabile, dove spazi ricreativi, percorsi pedonali e aree di sosta, architetture residenziali, attrezzature collettive e commerciali si integrano con il verde attorno e il paesaggio circostante. Un tessuto verde capace di connettere l’area con il centro città.
Gli edifici di Alperia ed Edyna sono separati anche se comunicano tra loro nel piano interrato destinato a parcheggio. Questo sostiene una grande vasca d’acqua, poco profonda, dove gli edifici si specchiano e sembrano “galleggiare”.
Gli uffici di Alperia sono posti al centro, in un edificio alto 22 metri con pianta ellittica, che fa da perno a tutta la composizione mediante una passerella che attraversa lo specchio d’acqua.
L’edificio di Edyna è, invece, molto più basso e parzialmente interrato, con entrata pedonale dalla “strada parco”. Questo ha una copertura “a verde”, un giardino pensile ad uso collettivo, con i tipici arbusti della fascia subalpina, come il ginepro e il pino mugo, alternati alla prateria e al giardino roccioso. Un giardino botanico “sospeso” che permette di apprezzare la ricchezza della vegetazione alpina e la sua rigidità.
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