02/12/2019 - Ospitare in modo accogliente: questo è quello che ci si aspetta da un imbottito, che si tratti di un divano o di una singola seduta. E’ proprio questo che contraddistingue la collezione di imbottiti Pedrali: divani, sedute modulari e poltroncine che arredano spazi contract e residenziali, per garantire il benessere delle persone offrendo massima qualità e comfort. Arredi che, grazie alla loro modularità e all’ampia gamma di versioni e finiture disponibili, riescono a rispondere alle esigenze estetiche e funzionali di uffici, ristoranti e spazi pubblici.
Novità presentata in occasione del Salone del Mobile.Milano 2019, è Buddy Sofa, che amplia la collezione di sedute modulari dal design amichevole e rassicurante firmata da Busetti Garuti Redaelli. Grazie alla combinazione di quattro diverse densità di schiumato poliuretanico e al supporto di cinghie elastiche, il divano Buddy, disponibile a due o tre posti, risulta morbido e confortevole.
Questo nuovo elemento permette di ampliare ulteriormente le opzioni d’arredo di questa collezione già scelta, tra gli altri, all’interno del ristorante OTIVM a Milano, ispirato alla tele di De Chirico, nel restyling della scuola Enrico Fermi a Torino, negli spazi comuni degli uffici Edelman a Dubai, nella Hall d’ingresso di Artissima, la principale fiera italiana d’arte contemporanea svoltasi a inizio novembre a Torino.
Altra collezione modulare che garantisce estrema flessibilità e adattabilità agli ambienti in cui viene inserita è Social, disegnata da Patrick Jouin: sedute lineari, angolari, curve e pouf che creano un divanetto replicabile all'infinito, pronto ad ospitare momenti di socialità. Un disegno reso ancor più leggero dalla presenza delle gambe in pressofusione di alluminio. La seduta è realizzata in schiumato poliuretanico con cinghie elastiche nello schienale, che garantiscono il massimo comfort e sostegno.
La collezione Ester, sempre a firma di Patrick Jouin, si caratterizza per ergonomia e funzionalità. Le forme sinuose e morbide, l’attenzione al dettaglio delle gambe in pressofusione d’alluminio e il comfort garantito da una seduta realizzata in schiumato poliuretanico con cinghie elastiche, hanno contribuito a rendere ancor più accoglienti i ristoranti più rappresentativi del panorama internazionale.
La collezione è stata infatti scelta per arredare Lago, il primo ristorante italiano del rinomato Chef stellato Julian Serrano progettato dallo Studio Munge di Toronto, da cui si gode una vista mozzafiato sulle leggendarie fontane del Bellagio Resort & Casinò a Las Vegas. Ma anche i ristoranti del pluristellato Chef Alain Ducasse quali miX a Dubai, nell'Emerald Palace Kempinski situato sulla mezzaluna occidentale di Palm Jumeirah, il BBR Restaurant all’interno dello storico Raffles Hotel di Singapore e il Voyage Restaurant nel Morpheus hotel a Macao.
Vic di Patrick Norguet è una collezione di sedute imbottite avvolgente ed elegante nella sua semplicità, che nasce dalla rivisitazione di forme classiche. Lo schienale si solleva dal sedile rimanendo fissato solo alle estremità, a creare un’apertura che conferisce alla seduta una sensazione di leggerezza e ne facilita lo spostamento.
Una collezione che arreda con gusto diversi ristoranti: miX di Alain Ducasse a Dubai, il Twins Garden a Mosca, identificato tra i migliori ristoranti al mondo secondo The World’s 50 Best Restaurant's 2019 e il recentissimo N10 a Milano.
Un perfetto equilibrio di proporzioni e spessori dà invece vita a Jazz, una collezione di sedute imbottite in cui lo schienale dolcemente curvato è supportato da una struttura in acciaio slanciata e aggraziata. L’estrema personalizzazione è assicurata dalla combinazione del rivestimento alle svariate finiture dell’acciaio.
La collezione è protagonista degli interni dell’incantevole Caffè Fernanda, nella celebre Pinacoteca di Brera a Milano, in cui è possibile sorseggiare un drink ammirando lo scorcio de Il bacio di Francesco Hayez, del DoubleTree by Hilton, l’hotel dal mood contemporaneo situato nell’ex storico stabilimento della FIAT di Torino che rappresenta un pezzo della storia della città.
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