Ph. © Cinzia Cantatore
20/12/2019 - Inaugurata la sera del 7 dicembre la quarta edizione di “Luci e suoni d’artista”, il progetto di arte pubblica partecipata ideato nel 2016 da Vittorio Palumbo che annualmente, tra dicembre e gennaio, illumina le strade del centro storico di Ruvo di Puglia.
Con il titolo ‘Genius Luci’, l’edizione di quest’anno è un omaggio alle invenzioni di Leonardo Da Vinci a 500 anni dalla sua morte, all’approccio ludico del grande designer italiano Bruno Munari, creatore delle celeberrime “macchine inutili” e alla mappatura di Città Invisibili tracciata da Italo Calvino.
Per il quarto anno consecutivo le sculture luminose e le istallazioni audio e video montate nel nucleo antico della città, sono state realizzate a Ruvo con il contributo importante di cittadini di ogni età, che hanno preso parte ai laboratori partecipati lavorando accanto a designer, artigiani e makers.
Quest’anno il processo partecipato ha riguardato non solo la costruzione materiale delle opere, ma anche la creazione dei contenuti immateriali, sviluppati attraverso i laboratori di scrittura creativa, fotografia e videoanimazione che hanno coinvolto in particolare i più giovani, dall'infanzia in su. In tutto solo oltre 350 i cittadini che hanno partecipato ai laboratori.
Per questa edizione che porta all'anno 2020, l’intera piazza Matteotti, la principale piazza cittadina, si è riempita di oggetti fantastici e giocattoli immaginari costruiti con legno, luce e tecnologie interattive, mettendo insieme arte e design, l’artigianato tradizionale e manifattura digitale. Molte delle nuove opere di Genius Luci sono dunque interattive e si animano attraverso l'utilizzo diretto da parte delle persone.
Una piazza non solo da guardare, ma soprattutto da agire, questa l'idea di arte pubblica alla base del progetto.
Nuove produzioni e opere realizzate negli anni scorsi (tra cui i pesci giganti, gli acrobati, la giostra, i fenicotteri, le miniature delle città, gli origami) saranno allestite in altre vie e piazze del centro storico e cittadino. La ripresa e il restauro di queste consente infatti al progetto di promozione del territorio di allargare di anno in anno il proprio raggio d'azione, toccando anche vie e piazze fino ad ora mai allestite prima.
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