13/02/2020 - Come si progetta la bellezza? Quest’anno la fiera del mobile più importante al mondo si prepara a rispondere a questa domanda senza tralasciare i grandi temi d’attualità.
È stata presentata ieri la 59esima edizione del Salone del Mobile che si svolgerà dal 21 al 26 aprile presso Fiera Milano Rho.
L’evento, atteso da esperti del settore e non solo, è pronto ad arricchire il suo Manifesto con un nuovo termine: ‘Bellezza’, senza restare indifferente agli eventi degli ultimi mesi facendosi sempre più portavoce di un’idea di futuro che coniughi sviluppo, etica e sostenibilità: in una parola che promuova la bellezza in senso ampio.
Un’edizione che inviterà a riflettere sul design che “include” favorendo autonomia, comfort, movimento, usabilità, interazione e sicurezza per tutti. “Si vedranno tante aziende impegnate nell’investire in prodotti e sistemi focalizzati rivolti al benessere delle persone e dell’ambiente” –afferma Claudio Luti, Presidente del Salone del Mobile. Perché inventare, ogni anno, un design nuovo, sperimentare ogni sorta di armonia nelle forme, plasmare il materiale “giusto” raggiungendo un alto grado di sostenibilità significa ricercare la bellezza.
Non deve stupire se durante la conferenza stampa si parla anche di Coronavirus, perché il Salone del Mobile non è (più) una fiera chiusa in sé stessa, nelle sue cifre da record e nella miriade di eventi che la rendono mondana, ma è ormai una vera e propria istituzione profondamente intrecciata nella società a cui si rivolge.
Non si nascondono le preoccupazioni per l’assenza al Salone degli operatori e visitatori provenienti da Cina e Hong Kong che sono una componente numerosa e dinamica. “Certo, i cinesi mancheranno - ha detto il Presidente del Salone Claudio Luti - ci saranno dei provvedimenti, abbiamo rafforzato il digitale e questo servirà per il futuro, non solamente per i cinesi. Noi espositori cinesi non ne abbiamo, come invece altre fiere che ne hanno molti, ma – ha aggiunto – abbiamo molti visitatori cinesi, anzi l'anno scorso è stato il gruppo più importante, sono stati circa 30mila. Abbiamo un mercato in sviluppo in Cina che seguiremo, cercheremo di fare il meglio perché diventerà un mercato sempre più importante”.
Cogliendo la sfida di rispondere adeguatamente alle trasformazioni della struttura sociale contemporanea, EuroCucina seguirà l’esempio di Workplace3.0 e, pur concentrandosi principalmente nei tradizionali padiglioni, si presenterà anche in una modalità espositiva diffusa all’interno del Salone Internazionale dei Mobile e di S.Project, assecondando al meglio l’evoluzione di questo spazio, oggi sempre più integrato nel living. A FTK (Technology For the Kitchen) andrà in scena il futuro: nuove tipologie di elettrodomestici segneranno un importante cambio di passo nel mondo dell’incasso verso una Smart Kitchen efficiente, efficace e sostenibile. Anche nel Salone Internazionale del Bagno la responsabilità si concretizzerà in soluzioni all’avanguardia per l’ottimizzazione dei consumi di acqua ed energia.
Tornerà, dopo il debutto e il grande successo del 2019, S.Project, l’esposizione dedicata ai prodotti di design e alle soluzioni decorative e tecniche del progetto d’interni, le cui chiavi di lettura, oltre a trasversalità e multisettorialità, saranno visione, evoluzione, tecnologia. Una prospettiva inedita e una modalità espositiva, liquida e trasversale, che riflettono le nuove esigenze del mercato e della società.
Circa 600 saranno, invece, i protagonisti del 23° SaloneSatellite. Tema di quest’anno sarà “DESIGNING FOR OUR FUTURE SELVES / PROGETTARE PER I NOSTRI DOMANI”.
Anche la 59a edizione del Salone del Mobile.Milano varcherà i confini della Fiera per arrivare in città: dal 21 aprile al 3 maggio, nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, saranno proiettati 10 film d’autore realizzati da 10 grandi firme della regia italiana: ciascun regista ha interpretato secondo la propria cifra stilistica una parola del Manifesto, trasformandola in un corto d’autore. Claudio Giovannesi si è cimentato con la parola Cultura, Francesca Archibugi con Emozione, Pappi Corsicato con Impresa, Daniele Ciprì con Milano, Wilma Labate con Progetto, Stefano Mordini con Qualità, Bruno Bozzetto con Sistema, Luca Lucini con Comunicazione, Donato Carrisi con Ingegno e infine, Gianni Canova e un team di studenti di cinema dell’Università IULM con Giovani.
Per sottolineare e valorizzare ancora di più il profondo legame con Milano, torna la collaborazione tra Salone del Mobile.Milano e Fondazione Teatro alla Scala. Un legame nato dalla volontà di coniugare valori comuni e che ha il duplice obiettivo di promuovere e valorizzare il talento della Filarmonica e al contempo offrire alla comunità del design l’occasione di vivere un’esperienza unica.
Il Salone si aprirà anche quest’anno con un concerto del maestro Riccardo Chailly, direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano.
“L’ispirazione dell'edizione di quest’anno del Salone del Mobile ‘Milano progettare la Bellezza’ proietta creativi, aziende, visitatori e milanesi in una dimensione nuova che Milano ha iniziato a conoscere negli ultimi anni. Da efficiente, competitiva, innovativa e internazionale, Milano ha scoperto anche di essere bella, di potersi misurare con le maggiori città d’arte con un modo tutto suo e solo suo di creare, proporre e vivere il bello. Il Salone del Mobile è anche espressione della volontà di Milano di essere sostenibile a livello ambientale e sociale e della sua vocazione a essere centro per i giovani. Bene quindi orientare la progettazione e la produzione a questi principi che stanno ormai guidando la trasformazione e la rigenerazione urbana della nostra città” racconta il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Il Salone del Mobile.Milano si concluderà con una grande festa del design che verrà celebrata venerdì 24 aprile a Palazzo Marino sotto il segno delle grandi suggestioni che la Manifestazione avrà trasmesso.
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