31/03/2020 - 31/03/2020 - Situata ad AlUla, provincia del nord-ovest dell’Arabia Saudita, la Maraya Concert Hall è entrata nel Guinness World Records™ per essere l’edificio a specchi più grande del mondo.
La parola “Maraya” in arabo significa specchio e l’edificio ha ricevuto l’appellativo di “meraviglia riflessa” grazie agli enormi specchi che sono stati applicati a tutta la struttura e che mettono in risalto l’incantevole paesaggio naturale che lo circonda.
Hegra, nella regione di AlUla, è parte del paesaggio riflesso ed è il primo sito storico del Regno dell’Arabia Saudita ad essere stato nominato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
La straordinaria facciata della Maraya Concert Hall è stata inaugurata con una cerimonia speciale organizzata dalla Royal Commission for AlUla nel corso della seconda stagione del Festival Winter at Tantora.
Maraya, progettata dallo studio Giò Forma, è un gigantesco cubo di specchi, un edificio silenzioso e rispettoso, icona ricca di significato ed eleganza con un’intrinseca e stravagante semplicità, un perfetto esempio di relazione e armonia tra arte e paesaggio nell’architettura.
L’edificio è alto 26 metri e include una sala concerti da 500 posti a sedere, un palcoscenico unico nel suo genere, un ristorante con terrazza panoramica che offre una vista mozzafiato sul deserto e opere d’arte tra cui un’installazione del rinomato artista giapponese Yayoi Kusama.
Il gigantesco palcoscenico della struttura presenta un inedito sfondo ad alta tecnologia, composto da una grande vetrata retrattile di oltre 800 metri quadri che offre una vista spettacolare sul paesaggio del deserto di AlUla fondendo la magia della natura con quella dello spettacolo. Il palco include, inoltre, un equipaggiamento tecnico adatto ad ospitare gli spettacoli più imponenti e innovativi al mondo.
Il rivestimento esterno di specchi ricopre una superficie pari a 9.740 metri quadri e supera il record precedente di 6.500 metri quadri.
Commentando il risultato Amr Al Madani, CEO della Royal Commission for AlUla, ha dichiarato: “AlUla è un patrimonio culturale per il mondo intero e questo è un ulteriore passo verso la realizzazione della visione di AlUla che punta a essere un centro culturale sia regionale che globale. Abbiamo concepito la Maraya Concert Hall con l’idea di realizzare un punto di riferimento mondiale per eventi, concerti, celebrazioni, incontri e convention aziendali. La sala a specchio è un palcoscenico mondiale dove natura, cultura e patrimonio umano coesistono in armonia”.
Il designer Florian Boje dello studio Giò Forma ha dichiarato: “Come risulta evidente nell’architettura dei Nabatei, la Maraya Concert Hall è stata creata tenendo a mente la natura delle rocce locali segmentate e “scolpendo” dal pieno. Questo edificio unico porta a riflettere sull’inconfondibile ambiente geologico, sulla radicale astrazione del paesaggio circostante e sulle insolite incursioni dell'uomo nel paesaggio naturale; i riflessi danno un senso di equilibrio avvolgente, di una profonda connessione del patrimonio umano con la natura e del suo intreccio armonico che ci ricorda la responsabilità di proteggere la nostra cultura umana che si combina con l’eccezionale contesto naturalistico di AlUla".
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