27/03/2020 - E' dunque ufficiale. Il Salone del Mobile 2020 è stato cancellato. Inizialmente slittato a giugno a causa del Coronavirus, è stato annullato in via definitiva . La comunicazione ufficiale, giunta questo pomeriggio, era stata anticipata da un articolo pubblicato ieri sera su Milano Finanza. Ecco quanto si legge nel comunicato diffuso dall'ufficio stampa:
Il Salone del Mobile.Milano sospende l’edizione 2020 riprogrammando l’appuntamento dal 13 al 18 aprile 2021.
Il perdurare della situazione di emergenza, che si sta espandendo in quasi tutti i Paesi del mondo, ha portato i vertici del Salone del Mobile.Milano alla scelta del rinvio. Le condizioni che avevano indotto lo spostamento da aprile a giugno, annunciato il 25 febbraio, sono completamente cambiate. Si è cercato di mantenere fino all’ultimo la data di giugno per consentire un regolare svolgimento della Manifestazione ma lo scenario che si profila oggi ha subito un mutamento totale e le incertezze per il medio periodo non consentono di confermare lo svolgimento del Salone.
L’edizione 2021, che celebrerà il 60° anniversario del Salone del Mobile.Milano, sarà un appuntamento speciale per tutto il settore. Per la prima volta, si presenteranno, insieme al Salone Internazionale del Mobile, al Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, a Workplace3.0, S.Project e al SaloneSatellite, tutte le biennali. Oltre a Euroluce, già prevista nel 2021, saranno presenti, dunque, EuroCucina, con il suo evento collaterale FTK - Technology for the Kitchen e il Salone Internazionale del Bagno.
Un’unica grande Manifestazione di sistema che rappresenterà una nuova opportunità di rilancio per le imprese e per tutta la filiera che lavora in sinergia con il Salone e per Milano.
Un mese fa si nutrivano ancora speranze per una celere ripresa, immaginando giugno come l’auspicato momento in cui l’emergenza sarebbe definitivamente rientrata. Le ultime due settimane hanno tuttavia modificato ulteriormente la situazione, a livello globale, non lasciando più spazio a soggettive interpretazioni: lo svolgersi di una fiera è impensabile. Oggi ne abbiamo avuto conferma ufficiale.
Dunque la settimana milanese del design, per la prima volta dopo 58 edizioni, non ci sarà. Come si fa adesso? Come faranno le aziende a presentare al pubblico i loro prodotti?
Un ruolo primario in questa contingente situazione può svolgerlo sicuramente il digitale, che già nelle ultime settimane ha visto tutti acquisire sempre maggiore familiarità, specie con la diffusione esponenziale dello smart working, l'acquisizione delle informazioni digitali, l’ecommerce e l'interazione professionale a distanza (videocall, sistemi di condivisione dei documenti online, gestione dei gruppi di lavoro).
Non è per questo difficile immaginare una naturale accelerazione di tutti i progetti digitali, che già le aziende avevano in cantiere per presentare e promuovere tecnicamente i prodotti, prima ancora che scoppiasse il caos coronavirus.
E’ allora possibile una alternativa digitale al Salone del Mobile 2020?
Non certamente immaginando improbabili scenari sostitutivi di una “Milano virtuale” sul web, come qualcuno ha già nei giorni scorsi azzardato. E fortunatamente subito dopo rettificato, con scusa annesse, prendendo coscienza dell’estrema audacia dell’idea di convertire a visita virtuale, per quanto ben architettata, la complessità di un’esperienza che migliaia di aziende, professionisti, giornalisti e cittadini vivono ogni anno al Salone e Fuorisalone di Milano.
Si potrebbe piuttosto immaginare una “Fiera” virtuale che, per quanto mai indubbiamente sostitutiva della reale esperienza fieristica, potrebbe aiutare a mantenere vivo il contatto tra brand, professionisti e rivenditori, grazie alle grandi potenzialità della rappresentazione digitale del prodotto.
Allora, piuttosto che saltare tout court questa edizione, e al fine di rilanciare invece e raccogliere le istanze e necessità delle aziende che hanno lavorato sui prodotti e hanno ora la necessità di comunicarli a tutti gli stakeholder nel mondo, si potrebbe creare una nuova grande piattaforma digitale, che metta insieme la storica capacità del Salone del Mobile di attrarre interesse e visitatori da tutto il mondo con le potenzialità del digital e delle nuove tecnologie di rappresentazione del prodotto.
Cosa deve fare una 'fiera virtuale'?
Presentare al meglio i prodotti è la prima mission di una fiera, e lo deve essere anche in digitale. E il Salone del Mobile è probabilmente la fiera nella quale in assoluto, al mondo, la capacità di rappresentare il prodotto, attraverso la costruzione di stand, che sono vere e proprie opere di architettura, è portata al massimo livello.
Sarebbe pertanto importante una esperienza immersiva del prodotto, utilizzando i sistemi di Realtà Aumentata, Realtà Virtuale e configuratori 3D, che consentono di rappresentare il prodotto con tutte le sue varianti di colore, forma e materiali; visualizzarlo in un ambiente reale e poterlo contestualizzare direttamente nei progetti in corso. Come se fosse un prodotto reale.
Di pari importanza, una fiera (digitale) deve inoltre agevolare il business matching, cioè il dialogo tra domanda e offerta. Come? con tutti i sistemi di chat, videochat, web meeting, webinar, con cui ormai tutti sono più che confidenti. Non solo il classico form di contatto, ma una chat realtime. Come quando in fiera, al desk, si chiede di parlare con un tecnico, o un PR, o qualcuno delle vendite.
Tutto questo ci impone di riflettere su come questo insolito momento storico cambierà le nostre vite. In un mondo in cui non daremo più per scontato poter partecipare ad una fiera, andare in uno showroom magari lontano dalla propria sede, come sarà possibile per i produttori mostrare i prodotti, e per gli acquirenti poterli vedere e capire? Come potranno continuare ad incontrarsi domanda e offerta nel nostro mondo?
Anche quando saremo usciti dall’emergenza, questa esperienza avrà dunque cambiato il nostro modo di raccontare il design? Fiere e aziende agiranno in maniera diversa? Avranno maturato una nuova considerazione del digitale?
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