30/04/2020 - Trasformare il bagno da luogo funzionale a spazio fondamentale dell'abitare contemporaneo. È da sempre il leitmotiv di Agape, brand italiano che da oltre 40 anni esplora possibilità e nuove interpretazioni del bagno.
La storia di Agape inizia nel 1973 a Verona per volontà della famiglia Benedini. I due fratelli Giampaolo ed Emanuele, entrambi architetti, si sono succeduti alla guida dell’azienda. Giampaolo, founder di Benedini Associati, ha disegnato molti dei prodotti di maggiore successo, che hanno costruito la forte identità del brand. Oltre ad esser stato il primo, ormai più di vent'anni fa, a puntare sulla vasca come fulcro dell'ambiente bagno. Emanuele, dagli anni ’90 alla direzione, è riuscito a mantenere coerente e riconoscibile nel tempo l’estetica delle collezioni dando spazio ai progetti del fratello e coinvolgendo al tempo stesso progettisti internazionali. Da Enzo Mari ad Angelo Mangiarotti, Patricia Urquiola, Neri&Hu, Konstantin Grcic, Sebastian Herkner e numerosissimi altri.
Volumi fluidi, linee sinuose, tratti morbidi, geometrie essenziali. L'iconica vasca Agape, ormai cifra stilistica del brand, si svela come vera e propria “architettura del benessere” per l’ambiente più intimo del paesaggio domestico.
Nel 1998 Benedini Associati disegna la vasca Spoon, una felice sperimentazione stilistica e materica, destinata a diventare una vera e propria icona. Tanto imitata quanto inconfondibile nelle sue forme avvolgenti, Spoon è la prima vasca freestanding realizzata in Solid Surface. Oggi è realizzata in Cristalplant® biobased.
"Mi avevano sempre affascinato le vasche in marmo per la forte matericità ma non mi sentivo pronto per affrontare il tema delle vasche con un materiale necessariamente costoso e di lenta producibilità", racconta Giampaolo Benedini. "Passando a fianco a un'azienda artigiana vidi putti e angioletti ornamentali. Approfonditi gli aspetti complessivi della tecnologia - polvere di marmo e resine - mi convinsi che poteva essere una strada da seguire. La forma a uovo si prestava all'utilizzo specifico. L'incontro successivo con Cristalplant ha dato un notevole contributo al miglioramento qualitativo del prodotto anche in termini di durata".
Nel 2019 la riedizione Spoon M ne affinerà le qualità formali, dimensionali e materiali con geometrie ancora più morbide e spessori più sottili.
Risale al 2002 l’iconica vasca Ufo, sempre a firma Benedini. Un ampio disco in acciaio inox con poggiaschiena in Cristalplant® biobased bianco: la semplice geometria della collezione cela un inaspettato piano concettuale, in cui la vasca diventa una sorta di “objet trouvé” progettuale. Realizzata in acciaio inox lucido o verniciato, la vasca condivide le soluzioni materiche, tecniche e formali tipiche dei grandi silos e delle cisterne industriali.
"Penso che il designer - spiega Benedini - sia un fotografo che trasforma quello che vede in oggetti funzionali mediati dalla lettura della propria esperienza di vita. Ufo nasce quando avevo già esplorato, per la nostra produzione di vasche, materiali diversi alternativi ai più usuali. Mancava più per immagine che per reale vendibilità, se non in nicchie particolari, una vasca di grandi dimensioni. Considerati i bassi numeri erano sconsigliabili gli investimenti in stampi e costose attrezzature. Viaggiando su una strada di campagna mi accodai a una autobotte per il trasporto del latte. Quella fu la mia musa ispiratrice e soprattutto capii che si poteva trovare come semilavorato senza nuovi ammortamenti".
Ufo esalta ogni contesto. Su un terrazzo come in un giardino, quest’anno l’ampio disco in acciaio inox estende i suoi confini per un momento di convivialità all’aria aperta.
Il 2008 è l’anno di Vieques. Inizialmente progettata da Patricia Urquiola per gli interiors per il W Hotel a Vieques Island - una minuscola e incontaminata isola dei Caraibi – la vasca è poi entrata a far parte della produzione Agape.
Un progetto famoso per il contrasto fra l’ispirazione, omaggio in stile “ready made” alle antiche tinozze d'altri tempi, e l’accurata realizzazione.
Grazie all'utilizzo dell'acciaio inox verniciato, oggi Vieques fugge dal suo ambiente tradizionale, intimo e delimitato, per trovare spazio anche en plein air.
Nel 2009 nasce In-Out, l'iconica vasca da bagno tonda da centro stanza rivisitata poi nel 2015 con la nuova versione in marmo.
Nel 2010 nasce Ottocento. "Nel desiderio di superare il minimalismo che spesso appiattisce, il passato è stato suggeritore di una alternativa estetica". È così che Benedini spiega com'è nata la collezione. La vasca si ispira alle linee di un passato remoto, quello delle antiche vasche in ghisa sorrette da quattro piedi.
L’utilizzo del Cristalplant® biobased riattualizza il progetto come trait d'union tra passato e presente e gli conferisce una morbida e setosa matericità. "Il Cristalplant ha caratteristiche tecniche migliorative rispetto alla ghisa porcellanata d'origine, soprattutto perché monolitico in tutto lo spessore dell'oggetto. Quindi può essere carteggiato senza modificarne l'aspetto visivo, è più gradevole al tatto e più preciso nelle dimensioni".
Contrasti formali, morbide curvature e alternanza di volumi definiscono le collezioni Cuna e Lariana, nate rispettivamente nel 2015 e nel 2016 dalla rinnovata collaborazione con Urquiola.
Infine il progetto Immersionfirmato da Neri&Hu nel 2017.La collezione nasce osservando Shanghai, la dinamica e vivace metropoli cinese le cui abitazioni e spazi di vita sono sempre più ridotti.
Pensata per le nuove esigenze abitative ma con un sguardo alla tradizione orientale, la vasca Immersion ha una forma compatta e profonda, che occupa una superficie inferiore rispetto ad una vasca da bagno tradizionale. Il design essenziale e calibrato reinterpreta le tradizionali tinozze di legno orientali, e la postura eretta adottata all’interno della vasca ricorda l’esperienza delle stazioni termali onsen.
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