Il progetto – curato dagli architetti Massimiliano Tafaro e Alessandra Prezzi – ha preservato l’integrità degli elementi architettonici originali, ridistribuendo lo spazio interno, alterato da precedenti interventi, in modo da ricreare l'ariosità e la compostezza tipica degli edifici del primo Novecento.

Originale e personalissima è invece la scelta di fondere ispirazioni ed elementi decorativi provenienti da tradizioni lontane nello spazio e nel tempo parquet a spina francese e marmi di Carrara intarsiati dialogano con sorprendente naturalezza con stampe giapponesi e statue thailandesi, tende di Hermès e tessuti Missoni Home, stucchi marocchini, carte da parati jungle e mobili su misura realizzati da artigiani italiani.

 

Inusuale il design del bagno che, insieme al piccolo hammam, sono state disegnate come vere e proprie aree di benessere per corpo e mente all’insegna dello stile e della filosofia dell’abitare di Devon&Devon.

Lo scenografico bagno padronale accoglie in un ambiente condiviso in cui ognuno ha, però, uno spazio personale: i mobili porta-lavabo per lui e per lei, i due grandi soffioni della doccia, le due finestre, le due piccole stanze con i sanitari e i due scaldasalviette Baccus di gusto rétro. La perfetta simmetria di questo spazio di coppia si sviluppa intorno alla grande vasca centrale, incastonata tra leggere pareti di vetro extra-chiaro e di marmo Calacatta lavorato in lastre così sottili da farsi quasi trasparente e permettere suggestivi giochi di luce nella porzione retroilluminata.

 

Parquet italiano e marmo sono stati scelti anche per il piccolo bagno della zona giorno e per quello della stanza degli ospiti, entrambi con sanitari sospesi Blues, accessori First Class e scaldasalviette Iside custom-made, sempre di Devon&Devon.