23/04/2020 - Corso Vittorio Emanuele a Noto (SR) è l'asse principale su cui si affacciano i più prestigiosi edifici e chiese del settecento e tra questi, con un prospetto di lunghezza pari a poco più di 100 metri, l'imponente corpo di fabbrica del ex convento dei Gesuiti progettato da Rosario Gagliardi, protagonista indiscusso della ricostruzione di Noto e di molte città della Val di Noto.
L'intervento dello studio Morana+Rao architetti riguarda l'interno di uno dei tanti bassi che compongono il piano terra del grande edificio ed ha come strategia progettuale quella di risolvere il complesso programma dell'attività di ristorazione valorizzando le qualità e le caratteristiche dello spazio architettonico esistente.
Un lungo banco, rivestito in pietra calcarea locale, organizza lo spazio e accoglie le attrezzature per lo svolgimento dell'attività e i posti a sedere per un “tavolo sociale”.
Le grandi lastre in pietra levigata, che dal pavimento si estendono sulle pareti fino all'altezza d'imposta della volta a botte, opportunamente distaccate dai muri perimetrali dell'edificio, formano un'intercapedine utilizzata per il passaggio degli impianti preservando così l'importante edificio storico. La scelta dell'utilizzo della pietra locale come materiale di rivestimento è dettata dalla volontà di stabilire una continuità materica tra il nuovo involucro interno e il soffitto voltato dell'edificio, differenziandolo per finitura.
Il grande volume in ferro ossidato, disposto in maniera baricentrica, contiene al suo interno i servizi e gli impianti a supporto dell'attività e disimpegna la cucina dalla sala del ristorante. Questo per la sua matericità e misura stabilisce un rapporto con l'esistente valorizzando la dimensione e l'importanza dello spazio settecentesco.
Il posizionamento centrale di pochi ed importanti elementi, permette di liberare le pareti perimetrali evitando di interferire con la lettura dello spazio. Tutti gli elementi di arredo e d'illuminazione sono stati progettati e realizzati artigianalmente seguendo la stessa strategia progettuale.
|