31/07/2020 - Vibia illumina un edificio barcellonese del 1904, situato nel cuore modernista di Barcellona, in Rambla de Catalunya.
L’intervento, nato dalla collaborazione tra gli architetti Lupe Alvarez (Tac Arquitectes) e Mateu Subirà, l’interior designer Carlota Portavella, lo studio di illuminazione Anoche e l’esperta di restauro Tere Hernandez, ha mirato a ripensare lo spazio preesistente - una prosaica planimetria aperta dalle pareti bianche, con poche caratteristiche architettoniche.
Il team ha rivestito il corridoio centrale con delle doghe verticali in legno di noce che conducono lo sguardo verso il fondo dell’ambiente, creando grazie alla loro geometria lineare un ritmo espressivo, ipnotico e intenso. Questo motivo è ripreso dai controsoffitti in legno e dal mobilio di vari uffici. La rimozione di una sezione di carta da parati ha fatto emergere diversi affreschi che erano stati gravemente danneggiati nel corso degli anni, ma che l’opera di restauro di Hernandez ha riportato in vita. La loro presenza spezza la monotonia dello spazio bianco, generando dei toni caldi e terrosi che infondono all’ambiente un carattere artigianale e un aspetto senza tempo.
Le collezioni Vibia sono state scelte per generare una luminosità soffusa e calda tutt’intorno. Nell’area d’ingresso, una scrivania bianca è illuminata dalla lampada da tavolo Mayfair di Diego Fortunato, una rivisitazione in chiave contemporanea di un classico del XIX secolo. L’apparecchio a LED è dotato di una sensibilità minimalista capace di fondere passato e presente in un profilo unico, in accordo con l’obiettivo dei designer.
La lampada da tavolo Pin di Ichiro Iwasaki conferisce un aspetto essenziale a diversi uffici di piccole dimensioni. Le sue linee asciutte si coniugano con un’ardita base circolare e un piccolo paralume a cupola, in un’interpretazione contemporanea dell’intramontabile lampada da lettura. Realizzata in metallo, offre un suggestivo contrappunto alla calda trama in legno della scrivania e del soffitto.
In una sala riunioni rotonda circondata da originali vetrate decorate, i progettisti hanno scelto la lampada a sospensione Palma di Antoni Arola. Ispirata agli antichi giardini pensili, Palma è caratterizzata da un’organica forma sferica che accoglie il verde delle piante lungo il suo asse verticale. Appesa a un cavo quasi invisibile, la lampada rievoca un luminoso vivaio fluttuante e rafforza il motivo floreale delle decorazioni delle vetrate sullo sfondo
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