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28/07/2020 - Casa del Vescovo e Casa Palomba costituiscono il nucleo di un albergo diffuso commissionato dall'amministrazione comunale di Masullas e portata avanti dagli architetti Francesco Deriu e Marcello Vacca nel centro storico del piccolo paese nella regione della Marmilla, in provincia di Oristano.
Si tratta di due case tradizionali di un tenore architettonico più urbano rispetto alla casa tipica campidanese che invece costituisce la parte più consistente del tessuto edilizio del centro storico. In ciascuno dei due edifici è possibile leggere la matrice della casa a corte originaria a cui nel corso dei secoli sono state apportate modifiche.
Il progetto della Casa del Vescovo si fonda su una semplice scelta: intervenire con soluzioni architettoniche compatibili con quelle originali desunte dal rilievo per restaurare le parti degradate e per realizzare quelle modifiche necessarie alla nuova funzione.
Il progetto prevede alcune reintegrazioni dei volumi in stato di rudere, queste opere saranno di tipo manutentivo con le tecnologie previste dall'abaco del Piano Particolareggiato del Centro Storico mentre come nel caso dell'arco si procederà con una ricostruzione il più fedele possibile rispetto a quanto documentato dalle foto storiche dell’epoca.
Il progetto della Casa Palomba è partito dall’analisi dei luoghi considerando come volumetria disponibile quella che le emergenze del rilievo, e le fonti documentarie suggerivano essere la morfologia della casa prima che le mancate o errate manutenzioni ne alterassero la architettura in modo incongruo.
Il corpo nobile, anche se collabente, è senz'altro quello più leggibile architettonicamente nei suoi caratteri originari. Per questo edificio il restauro è di tipo manutentivo, nel senso che si conserva e ripara tutto quello che può essere riparato e si sostituisce con pezzi conformi all'originale o congrui.
Per il corpo di fabbrica rustico l'approccio di progetto ha una declinazione differente. Si tratta di un volume di cui conosciamo l'impronta a terra, la sagoma e i materiali. Il progetto propone quindi di reintegrare la parte mancante in coerenza con le parti conservate.
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