03/08/2020 - Completamente trasparente, la sede romana di IBM è pensata dall'architetto Alessandro Ridolfi per essere un punto di riferimento nel paesaggio urbano circostante, specialmente di notte, quando dal suo interno emana luce verso l’esterno.
La trasparenza dei volumi durante le ore serali si traduce in un chiarore che trasforma l’intero edificio in una lanterna urbana, un landmark che diventa simbolo di orientamento all’interno della città.
Più precisamente tre grandi lanterne, tre involucri di vetro, tre volumi trasparenti, tre frammenti inseriti nel progetto, che si lasciano permeare dall’esterno divenendo luoghi disegnati dalla luce e che rievocano, nello sguardo di chi percorre la direttrice Roma-Fiumicino, lo stesso stupore che in epoca passata provavano i viandanti dell’antica Via Portuense.
Il complesso è infatti composto da tre edifici di vetro, cui si accede attraverso un unico spazio basamentale che li collega a terra. La visione della struttura risulta quindi dematerializzata, estremamente leggera e genera in chi la vive la suggestione di essere in un luogo non convenzionale nel quale ci si sente catturati dalle sorprendenti e insolite visuali del paesaggio esterno.
L’impianto architettonico risponde alla richiesta di contemporaneità della città di Roma che, seppure fortemente legata alla tradizione e alle presenze antiche, offre numerosi spunti e suggerimenti affinché l’architettura sia espressione del suo tempo.
Il complesso è stato progettato pensando a soluzioni architettoniche che favoriscano una continuità visiva con l’ambiente esterno, coniugando principi costruttivi tradizionali con un design all’avanguardia e ottime performance energetiche, costituendo un modello di riferimento contemporaneo.
Il progetto individua nella struttura delle facciate l’elemento architettonico di maggior rilievo per articolare i prospetti: il loro disegno è caratterizzato da una schermatura di brise-soleil orizzontali, la cui conformazione e posizione sono dettate da simulazioni e studi dell’apporto solare.
A completamento del nuovo intervento vi è infine il parco archeologico, costituito da un percorso pedonale lineare che ricalca il tracciato dell’antica Via Portuense e restituisce così la memoria del paesaggio antico della zona. L’intero progetto, pensato in tutti i suoi dettagli nel rispetto di una piena armonia con il contesto circostante, vuole generare nell’immaginazione di chi vive questa architettura la sensazione e lo stupore di una struttura proiettata verso il futuro.
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