18/08/2020 - Lo studio di architettura di Alessandro Bucci progetta il restyling di una officina nel centro storico di Faenza.
Utilizzato in passato come officina artigiana, il fabbricato conserva ancora i caratteri di un ambiente grezzo in cemento e mattoni a vista, e si relaziona con un cortile privato grazie ad ampie vetrate con infissi in ferro.
Ristrutturata in chiave abitativa, l’ex officina è stata trasformata in un loft dall’impronta contemporanea e dall’atmosfera materica.
La preesistenza diventa il contenitore di una nuova casa fatta di spazi aperti, ambienti luminosi, arredi personalizzati, finiture di pregio e materiali che, in parte conservati e in parte rinnovati, preservano un aspetto naturale con dettagli raw.
Abbracciata da una corte interna privata, l’abitazione si sviluppa su due piani fuori terra e una cantina interrata, recuperata in veste di taverna. La zona giorno al piano terra è stata convertita in un unico open space, contraddistinto da arredi progettati ad hoc in grado di valorizzare le tracce esistenti che si è deciso di conservare. Anche l’immagine esterna del fabbricato è stata rinnovata proponendo una nuova composizione del fronte su strada e una rivisitazione in chiave contemporanea del prospetto verso la corte, ove le grandi finestre ad arco della vecchia officina e le voltine in mattoni del ballatoio diventano protagoniste.
Con l’intento di valorizzare gli elementi architettonici e simbolici della vecchia falegnameria, lo spazio della cucina è una combinazione di arredi metallici e lignei dalla texture accentuata e materica. Il soffitto, lasciato a vista, conserva la successione di voltine in laterizio rinforzate da inserti metallici e mostra, come un oggetto da esposizione, l’antico albero di trasmissione utilizzato per far funzionare i macchinari artigiani. Le grandi finestre ad arco permettono l’ingresso della luce naturale e contribuiscono a ricordare un’atmosfera industriale: gli stessi infissi in ferro esistenti sono stati recuperati e riposizionati sulla facciata davanti ai nuovi infissi a taglio termico.
L’ambiente del soggiorno, situato in prossimità dell’ingresso, si presenta come uno spazio di transizione tra la cucina e la zona notte al piano primo e offre un open space dal design contemporaneo. La pavimentazione, in continuità con quella della cucina, è realizzata in resina a creare una superficie grezza dalle varie sfumature e imperfezioni; le pareti sono invece tinteggiate sulle tonalità dell’avorio. Al centro del soggiorno, un camino sospeso in ferro color ruggine, progettato su misura in continuità con gli altri arredi e con l’imbotte in ferro che segna l’ingresso alla cucina, diventa il protagonista del soggiorno.
Il piano primo dell’abitazione, adibito a zona notte, è la parte più privata della casa, accessibile dalla nuova scala interna che costeggia la parete in pietra lasciata a vista. Con una configurazione stretta e allungata, la scala individua un percorso quasi nascosto che si apre al piano primo nello studio open space, alto oltre quattro metri nel suo punto massimo. L’intradosso della copertura a falda in legno (in parte mantenuta, in parte ricostruita ex novo) è lasciato a vista ma verniciato di bianco, i pavimenti sono in legno di rovere, le pareti tinteggiate di bianco e le porte a filo muro.
La cantina, recuperata per diventare uno spazio fruibile della casa in veste di taverna con un’ampia zona di dispensa del vino, è uno spazio suggestivo racchiuso da una volta a botte in mattoni a vista e da superfici in pietra.
Segni del passato e soluzioni contemporanee convivono in uno continuo dialogo formale. Una combinazione di arredi metallici e lignei dalla texture accentuata e materica richiama l’atmosfera della vecchia officina artigiana.
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