23/09/2020 – Sono iniziati la scorsa settimana i lavori per la realizzazione del Polo Scolastico di Pacentro (AQ) di Mario Cucinella Architects con LAP_Laboratorio di Architettura Partecipata.
Un percorso iniziato cinque anni fa con il coinvolgimento della comunità colpita dal sisma del 2009, con la partecipazione di studenti, insegnanti, grazie alla collaborazione con ActionAid e l’associazione Viviamolaq, tutti insieme per pensare l’idea di una nuova scuola. Un progetto di ricostruzione che diventa un’architettura di comunità costruita da basso, intercettando i bisogni delle persone, ma che vuole essere anche un esempio di scuola innovativa e sicura.
Il lavoro, infatti, è anche frutto della collaborazione con l'istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa (INDIRE) che da anni studia e promuove architetture scolastiche centrate sullo studente e in grado di promuovere una idea di vita scolastica che combina benessere, comfort e protagonismo dello studente.
L’idea di progetto, nasce, quindi, dalla volontà di creare anzitutto un luogo di incontro, di condivisione e scambio di idee: una sorta di grande piazza dedicata alla crescita individuale e di gruppo, colorata e luminosa e flessibile, dove la natura possa entrare e guidare lo sguardo, dove penetri la luce filtrata dalla vegetazione circostante e dunque mutevole nei colori e nei toni secondo il ritmo delle stagioni.
Un’architettura dalla forma circolare che richiama la celebre frase di Munari “la prima cosa che disegna un bambino assomiglia ad un cerchio”, che si inserisce quasi mimetizzandosi nel suggestivo paesaggio appenninico circostante. Una “duna” artificiale circonda come un anello l’edificio, svelandolo gradualmente alla vista di chi si avvicina lungo il percorso di accesso.
A partire dal grande atrio centrale della piazza si generano tutti gli altri spazi della scuola, pensati seguendo il concetto di didattica basata sulla teoria del “learning landscape”, con ambienti interni visibili e strutturati per l’apprendimento, flessibili e con pareti trasparenti con aree di apprendimento svincolate dal tradizionale concetto di aula.
«L’idea e le modalità di progettazione della nuova scuola racchiudono la nostra visione di comunità: partecipazione, socialità, coesione territoriale, tradizione, sviluppo, sostenibilità, bellezza e sicurezza. Si sta concretizzando il nostro sogno». Il Sindaco Guido Angelilli.
«L’architettura come terzo educatore. Noi adulti abbiamo il dovere di fare le scuole belle perché lì crescono gli adulti di domani. L’architettura sta dicendo qualcosa agli studenti. Sta dicendo soprattutto che ci stiamo prendendo cura di loro, che ci stiamo occupando del loro futuro, e che lo stiamo facendo attraverso la costruzione dello spazio, di quei luoghi educativi nuovi e sicuri di cui hanno bisogno» spiega l’Architetto Mario Cucinella.
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