17/09/2020 - È stato presentato ieri in conferenza stampa il Nuovo Campus Bologna Business School sviluppato da Mario Cucinella Architects.
Il Nuovo Campus Bologna Business School diventa l’occasione per creare, all’interno di un contesto storico e paesaggistico di grande pregio, un progetto di architettura capace di coniugare storia e contemporaneo.
Il progetto, collocato all’interno di un’area sui colli bolognesi, si propone di recuperare un luogo con rilevanti significati storici, ma soprattutto creare una nuova polarità al servizio dell’università capace di ripensare la distribuzione degli spazi e dei servizi attualmente presenti nel fulcro storico di Villa Guastavillani, sede attuale della Bologna Business School, integrandoli con nuovi spazi universitari, di condivisione, e nuove funzioni culturali e ambientali.
Il progetto per il Campus vuole essere un’architetture che risponde alle grandi sfide ambientali che ci attendono per il futuro, che vanno dalla Low Carbon Roadmap Europea ai Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, proponendo strategie climatiche ed energetiche flessibili e resilienti. L’interazione dell’edificio con il proprio contesto è stata pensata per aumentare i livelli di confort dei suoi utenti grazie alle strategie passive, limitando il ricorso a sistemi impiantistici, riducendo così sensibilmente il consumo energetico.
Il nuovo Campus sorgerà sul crinale della collina attraverso la riqualificazione e il recupero di alcuni edifici già presenti sul sito, un intervento ‘’leggero’’ che vuole ‘’semplificare’’ gli spazi e le architetture in modo da inserirsi in maniera silenziosa nel contesto delle colline bolognesi, attraverso un volume leggero e trasparente che cerca il costante dialogo con la natura ed il paesaggio circostante. Una nuova copertura diventa elemento caratterizzante e unificatore dell’intervento e, al contempo sarà regolatore passivo del comfort interno combinando al meglio gli aspetti architettonici, funzionali e di sostenibilità.
Se Villa Guastavillani rimane il landmark dove vivere il fascino della storia, il Nuovo Campus è l’elemento contemporaneo in grado di dare un nuovo appeal all’ intervento. Il dialogo tra passato e contemporaneo, e quindi l’integrazione tra le due sedi, si esplicita attraverso la prosecuzione del percorso monumentale di accesso alla villa storica fino alla nuova area, diventando il nuovo asse dell’intervento.
Altri due edifici preesistenti di pregio, la casa colonica e l’ex forno, una volta recuperati sono pensati per accogliere altre funzioni a servizio del Campus: la casa colonica ospita uffici, sale riunioni e aule con spazi molto flessibili che permettono lo svolgimento di attività laboratoriali e di studio, l’ex forno invece diventa una piccola reception al servizio degli studenti. Un tunnel sotterraneo collega in maniera diretta l’interrato della nuova edificazione alla casa colonica, permettendo di dare una continuità “coperta” ai vari ambienti dell’intervento.
Un grande pergolato connette gli ambienti esterni creando una vera e propria piazza capace di generare uno spazio sociale di interazione tra gli studenti.
Le coperture diventano un vero e proprio dispositivo bioclimatico. Quella del nuovo edificio consente di controllare la radiazione solare sulle vetrate e allo stesso tempo modula la luce naturale negli spazi di apprendimento e socializzazione.
La copertura dell’ex casa colonica contribuisce alla produzione di energia elettrica da fotovoltaico.
Il comfort termico interno è garantito per gran parte dell’anno dalla ventilazione naturale.
Durante le stagioni con temperature più estreme (sia estive che invernali), un sistema parzialmente alimentato da fonti rinnovabili garantisce massima flessibilità di utilizzo e risposta immediata alle esigenze variabili connesse alla vita del campus.
Il disegno del paesaggio è pensato in maniera organica con dei cerchi di propagazione che partono dal fulcro del Nuovo Campus, da cui si generano una serie di percorsi fluidi che si immettono nel paesaggio, formando dei terrazzamenti che possono ospitare attività di apprendimento all’aperto, di svago (leggere e studiare) o attività sportive (percorsi vita ecc.) degli studenti.
«Il progetto del Nuovo Campus di Bologna Business School è stato pensato come un luogo dove natura, storia e architettura dialogano, per dar vita a spazi dell’apprendimento in sintonia con le necessità degli studenti. I ragazzi sono sempre più attenti alla sostenibilità ambientale e al futuro dunque, il nostro lavoro consiste nel creare architetture che diano un senso educativo agli studenti. Così come ci ha insegnato Loris Malaguzzi quando parlava de 'L'architettura come terzo educatore'». Mario Cucinella.
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