16/09/2020 - Il progetto di Luca Zanaroli per Casa S nasce dall’esplorazione del contesto rurale pugliese e dell'architettura tradizionale, giustapposto a nuove forme e linguaggi architettonici, per trovare approcci progettuali insoliti ripartendo dalle suggestioni del luogo: luce, conformazione e atmosfera, in una parola il suo genius loci.
Il luogo si trova nella campagna tra Ostuni e Carovigno dove si ergeva una casedda ostunese, una sorta di “trullo” dalla struttura più semplice e compatta rispetto ai più noti di Alberobello, completamente abbandonato e pericolante.
La particolare conformazione del terreno lascia cogliere dalla sua posizione più alta uno scorcio intatto della campagna pugliese caratterizzata da ulivi, fichi d’india e muri a secco: qui la casa si apre verso l’esterno, come se il paesaggio e la luce la potessero attraversare da una parte all'altra la costruzione senza che lo sguardo incontri ostacoli.
Unico elemento della casa che costituisce un “limite” rispetto all'ambiente è il soffitto, che con il suo marcato aggetto verso l'esterno conduce lo sguardo verso il terreno circostante, di cui anche il fabbricato antico fa parte.
I volumi si inseriscono in modo organico e armonico in un equilibrato rapporto tra “vuoti” e “pieni”, con l’obiettivo di valorizzare al meglio il vecchio fabbricato come memoria storica del luogo e la connessione funzionale tra i diversi volumi è definita attraverso la “corte giardino”.
Gli interni sono stati trattati con intonaci tradizionali in calce e tufo di color sabbia, mentre il pavimento in pietra leccese, senza soluzione di continuità tra il dentro e il fuori, amplifica l’effetto della luce brillante da sud.
Tutti gli ambienti principali hanno accesso diretto all'esterno, in modo da fruire pienamente delle terrazze verso cui si affaccia, con percorsi pedonali realizzati in pietra di Cursi tagliata in formato quadrato di grande dimensione e accostato senza fuga.
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