09/09/2020 - Dopo la pausa imposta dal lockdown, riapre a Ravello Palazzo Avino, un albergo da sogno, arroccato su un promontorio scenografico della Costiera Amalfitana, a 350 metri sul livello del mare, con vista mozzafiato sul mar Tirreno.
Palazzo Avino riapre al pubblico con una speciale capsule collection curata da Cristina Celestino che ha ripensato l'allestimento di sette stanze, coinvolgendo alcuni tra gli ambienti più importanti dell’hotel, tra cui la suite più Belvedere, con terrazzo affacciato sul mare e piscina privata.
«L’idea è nata ragionando sull’essenza di Palazzo Avino e sul suo legame con Ravello e la Costiera Amalfitana» – racconta Cristina Celestino. «Arroccato tra impervi vicoli di ciottoli, l’hotel è un miraggio rosa fra terrazzamenti di ulivi e agrumeti. Difficile da raggiungere, è una meta che si rivela ancora più straordinaria di quanto ci si aspettasse, per la vista mozzafiato sul mare e gli scorci di orizzonte che s’intravedono dalle aperture a sesto acuto dei prospetti del Palazzo. Il concept s’ispira alle meraviglie dei giardini all’italiana di Ravello e all’odissea di racconti dimenticati del Tirreno».
Gli strumenti dell’architetto sono gli arredi su misura e poi l’uso del colore, delle texture e delle superfici, al confine tra terra e mare, classicità e orientalismo, interno ed esterno. Elemento chiave, trattandosi di un hotel, è il letto: addossato alla parete leggermente concava che lo racchiude come in un guscio, ha una testiera tessile che disegna morbide curve lavorate a sbalzo. Lo illuminano lampade che simulano perle preziose posate su conchiglie d’ottone, realizzate su disegno.
Gli arredi sono in legno, presente in tutte le sue espressioni – dal noce canaletto alle radiche colorate. Progettati ad hoc, dialogano naturalmente con i pezzi d’antiquariato del Palazzo. Il piano dei mobili è in ceramica artigianale lucida con effetto craquelé nei toni dell’avorio; altri arredi sono trattati con una vernice speciale effetto madreperla, che rende le superfici cangianti.
Sontuosità e lusso non sono mai esibiti, ma sempre al servizio di spazi accoglienti. L’onice arcobaleno usato nel rivestimento delle stanze da bagno delle suites lascia spazio alle geometrie del cotto bianco, rosato e variegato del Giardino all’Italiana – una materia naturale, tattile e mediterranea per eccellenza.
I tessuti sono frutto di un’accurata selezione: le trame e le geometrie dei tendaggi vivono insieme alle tinte unite di filati naturali e preziosi. I tappeti, realizzati su disegno e annodati a mano, si articolano in geometrie monocromatiche e fantasie floreali oversize.
La palette dei colori parte dal bianco assoluto, il colore che maggiormente caratterizza gli interni di Palazzo Avino, e si declina nei tre mood cromatici acquamarina, corallo e sabbia.
Tra alcove morbide, colori che richiamano il mare e dettagli preziosi, le camere si trasformano così in wunderkammer da godere con gli occhi e scoprire con le mani, grazie alla resa tattile dei diversi materiali.
La Capsule Collection segue il progetto The Pink Closet, la boutique nei toni del cipria ispirata al colore simbolo di Palazzo Avino. Tra marmi intarsiati, conchiglie in ceramica e ricercati tocchi decorati, il progetto curato da Cristina Celestino è riuscito a instaurare un dialogo originale tra interni e paesaggio circostante, creando una “stanza delle meraviglie” che ha fatto già molto parlare di sé.
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