14/09/2020 - Si terrà da oggi al 18 ottobre, a Reggio Emilia, la prima edizione del Festival dell'Architettura RIGENERA, il progetto dell’Ordine degli Architetti PPC di Reggio Emilia vincitore del bando “Festival dell’Architettura”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) per il finanziamento di manifestazioni culturali dedicate all’architettura contemporanea.
Per trentacinque giorni, le trasformazioni architettoniche, urbane e sociali saranno protagoniste in città con oltre trenta iniziative dedicate alla cultura del progetto e alla rigenerazione urbana, per pensare alla città di domani, più densa, versatile, bella, circolare, su misura delle persone.
Attraverso il ricco calendario di convegni, conferenze, workshop, performance e il coinvolgimento di ospiti internazionali, l’obiettivo del Festival è ripartire dalla memoria architettonica per promuovere una città più sociale, creativa, innovativa e interpretare la rigenerazione dei luoghi urbani come espressione dell’architettura contemporanea, capace di inglobare in sé tutte le azioni che possono migliorare la qualità dello spazio, del paesaggio e del territorio.
“RIGENERA vuole diffondere l’idea di una città di domani ponendo al centro le esigenze sociali e culturali delle persone, per generare valore aggiunto anche dal punto di vista economico. Il Festival - spiega Andrea Rinaldi, Presidente dell’Ordine Architetti PPC di Reggio Emilia – intende diffondere e promuovere un concetto di Architettura al servizio della città, vicino ai cittadini. L'obiettivo è di comunicare la possibilità del contemporaneo di innovare l’ambiente costruito, riducendo il consumo del suolo, minimizzando l’utilizzo di risorse naturali, con la proposta di nuove soluzioni flessibili e creative per gli spazi pubblici e incentivando una mobilità alternativa, in una logica di crescita culturale degli abitanti.
RIGENERA infatti, oltre a parlare di rigenerazione urbana, parla anche di rigenerazione umana. Questo indirizzo ha portato alla collaborazione con il progetto di Reggio Emilia Città senza barriere, che partecipa alla manifestazione, perché parlare di architettura significa per noi parlare di architettura per tutte e tutti. In questa idea di architettura la progettazione è inclusiva e l'inclusione non rappresenta vincolo, ma un cardine importante del progettare e del pensare. La nostra collaborazione al festival rappresenta una preziosa opportunità per sottolineare l'importanza dei valori dell'inclusione e dell'accessibilità”.
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