21/10/2020 - Semplicità costruttiva e spontaneità del progetto. Antonio Citterio presenta in un video la collezione 2020 di Flexform, e racconta la storia del suo rapporto con il brand, che “passa attraverso la normalità del prodotto quotidiano”.
Fin dagli anni '60 Flexform ha saputo interagire con più di una generazione di designer, avvalendosi della collaborazione di progettisti come Cini Boeri, Joe Colombo e Rodolfo Bonetto.
Fra tutti, Antonio Citterio è da quarant’anni il designer che più ha contribuito a sceneggiarne la storia del brand coordinando tutte le collezioni. Con un approccio progettuale che parte dallo studio dello spazio che circonda gli oggetti, e ancor prima dall’architettura in cui sono inseriti gli spazi, Antonio Citterio ha una visione sinergica del progetto che va dalla grande alla piccola scala. Come designer ragiona per famiglie di prodotti e non per singoli prodotti.
“Quando penso al design in generale, penso sempre a una storia di famiglie, soprattutto nel furniture design, c’è la storia delle persone e delle famiglie", riflette Citterio. "Parlare del mio rapporto con Flexform è parlare di un gruppo di amici che hanno condiviso visioni, esperienze. È anche parlare di una gran parte della mia vita, visto che ci vediamo da più di quarant’anni”.
Per la collezione 2020 Flexform ha affidato a Citterio la progettazione di arredi indoor e outdoor: i divani per interni Asolo e Gregory, la poltrona Tessa e il divano per esterni Ontario.
"Asolo è un prodotto che racchiude tutto il know-how, l’esperienza e la sensibilità tipica di Flexform". Proporzioni generose e equilibrate, confezione sartoriale dei rivestimenti e cura dei dettagli costruttivi: il divano Asolo presenta un’aggregazione di elementi morbidi e privi di spigoli e cuscini ampi e soffici. Il bracciolo, disponibile in due larghezze, è caratterizzato da una piega, un accorgimento estetico-formale che rivela la capacità di eseguire confezioni particolarmente complesse.
Ogni dettaglio costruttivo della poltrona Tessa rivela la grande complessità che si cela dietro un’apparente semplicità.
La struttura è interamente realizzata a mano in massello di frassino o di noce canaletto tornito, il lieve quanto robusto intreccio di seduta e schienale è in paglia di fiume ed è anch’esso eseguito manualmente, un’arte antica riconducibile alla tradizione rurale italiana: "la paglia fa parte della mia memoria di quando ero bambino, quando avevamo le sedie impagliate".
"Il divano Gregoryparte dalla tecnologia dell’uso della cinghia a vista che richiama il design dei grandi maestri del Novecento, come Mies van der Rohe". Gregory è caratterizzato da una base in metallo il cui rigore si stempera nel connubio con il cuoio, con il quale sono confezionate le parti a vista delle cinghie elastiche sulle quali appoggiano i cuscini di seduta. Questa soluzione estetico-formale è riconducibile al saper fare che è proprio del patrimonio genetico dell’azienda, così come la confezione sartoriale dei profili in gros grain che rifiniscono i cuscini.
"Essere semplice non vuol dire essere banale, e su questo chiaramente abbiamo disegnato Ontario". Le linee rigorose del sistema di sedute Ontario trovano la loro espressione più compiuta nell’impiego del legno massello di iroko, scelto per realizzare l’imponente struttura a doghe. Al rigore formale della struttura in legno si associano cuscini di seduta e schienale generosamente imbottiti.
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