15/10/2020 - 'Baxter Worldwide 2020' è l'iniziativa Baxternata dall’impossibilità di portare progettisti e utenti a Milano per la presentazione della collezione 2020. Alla domanda “se loro non possono venire da noi perché non andiamo noi da loro?' il brand ha risposto organizzando una serie di progetti fisici e interattivi che raccontano a tutto tondo la collezione, coinvolgendo designer e showroom.
Così, durante il lockdown, interpretando la chiusura come opportunità, Baxter ha messo in piedi questo progetto con l’obiettivo di presentare la nuova collezione coinvolgendo tutti i partner. La sfida principale è stata far comprendere la nuova collezione a distanza, attraverso video e contenuti digital che fossero in grado di trasmettere l'emozione e la sensorialità che da sempre sono l’essenza di Baxter.
La presentazione si è svolta lo scorso 9 ottobre: 'Partendo da Tokyo e in ore diverse - racconta il CEO di Baxter Paolo Bestetti - abbiamo fatto il tour delle primary location nel mondo passando per Hong Kong, Shanghai, Pechino, Bangkok, Mosca, Tel Aviv, Parigi, Milano, Roma, Londra, New York e arriveremo a Los Angeles. Ventiquattr’ore con Baxter”.
“Abbiamo quindi cercato di combinare la tecnologia all'emozione e alla fisicità del prodotto pensando di farli entrare nella nuova casa di Baxter e di far fare loro un viaggio all'interno di questa casa. Questo è stato il primo step legato alla parte digitale. L’altro step invece riguarda la parte fisica, il contatto. Da sempre Baxter realizza una ricerca su colore e materie ed è questo un aspetto molto difficile da trasferire a distanza. La materia la senti e ti regala emozioni. Abbiamo quindi spostato fisicamente la nostra ricerca dai clienti e la cosa che ci ha affascinato di più è stata la loro reazione nel vedere in anteprima i nuovi prodotti top secret con un mix di indizi digitali e sensoriali, toccando con mano le nuove pelli e i nuovi materiali. La ricerca sulla collezione 2020 è iniziata un anno prima e ha subito dei cambiamenti in corso d’opera. Il brief iniziale è stato quello di lavorare sul comfort e su forme che fossero morbide e rassicuranti'.
Una parte della progettazione delle novità è stata eseguita internamente dall'ufficio stile, mentre altri prodotti sono stati disegnati dai designers con i quali Baxter collabora già da anni: Paola Navone, Draga & Aurel, Studiopepe, Federico Peri e Pietro Russo.
Il divano e la poltrona Milano disegnati da Paola Navone esprimono comfort e senso di protezione. Draga & Aurel si ispirano alle forme morbide e curvy del design anni '60 con la lampada Googie, la poltrona Leon e il divano Brigitte.
Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto di Studio Pepe omaggiano le architetture e le icone milanesi con 3 diversi prodotti: la lampada in vetro Nanda, tributo alla 'designer della luce' Nanda Vigo; la libreria Azzal, che riprende la pianta del Pirellone di Gio Ponti; i tavolini in vetro e marmo Verre Particulier, che evocano nell'uso dei materiali le storiche portinerie milanesi. Geometrie sinuose, volumi morbidi e spigoli arrotondati: il letto Stone di Federico Peri ricorda le forme dei sassi levigati dall'acqua. Pietro Russo rielabora la semplicità del cerchio con lo specchio e la scrivania Parsec.
Accanto allo sviluppo di nuovi prodotti esiste inoltre la ricerca sui colori, come spiega Stefano Guidotti, responsabile dell’ufficio stile di Baxter. “Le palette di quest'anno sono essenzialmente tre. La prima presenta dei colori classici, quasi rassicuranti, che sono poi stati accostati a degli elementi di grande contrasto. Si parte dai marroni, quindi da tutti i toni caldi del cioccolato, a cui si accostano un blu mirtillo molto forte e un color cammello. A ogni palette, accanto ai colori delle pelli, vengono poi accostati dei materiali; in questo caso ottone e marmi bianchi come il marmo Bianco Gioia. La seconda palette di colori è una palette declinata in varie nuances di verdi; si parte dal verde militare accostato a un verde lime molto brillante a cui sono abbinati dei grigi. Il metallo associato è l’alpacca, quindi un grigio freddo come se fosse una sorta di argento. L'ultima palette invece è decisamente sorprendente, nel senso che a un turchese molto brillante è stato abbinato un colore “nudo”, una sorta di color carne".
La tecnologia è stata di grande supporto nel riuscire a concretizzare questo progetto e come racconta il Presidente di Baxter Luigi Bestetti 'è stata veramente una novità. È una cosa che ho apprezzato moltissimo: essere seduto alla scrivania e vedere tutto il team in uno schermo per discutere delle novità. Fare una cosa nuova e azzeccarla subito è quello che poi ti fa andare avanti'.
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