30/10/2020 - La Casa in collina a Montevecchia è stata realizzata da a25 architetti rinnovando una parte di magazzino e di fienile di un palazzo storico a Montevecchia, in alta Brianza. L’edificio si inserisce nella Montevecchia alta che, dopo anni di abbandono e inattività, ha ripreso a far fruttare i terrazzamenti per la produzione vitivinicola.
Le scelte progettuali sono state dettate dalla natura del luogo, dal territorio in cui si colloca l’edificio e dal paesaggio circostante. I materiali utilizzati, come la pietra ed il legno, richiamano fortemente questo legame.
La casa è stata adeguata energeticamente mediante nuovi impianti e nuove tecnologie volte a soddisfare i requisiti necessari ed aumentarne il comfort abitativo. Insieme ai committenti si è pensato il progetto di ristrutturazione a partire da tre spazi contigui e la relazione tra di essi:
- la vecchia cantina voltata, spazio prezioso un tempo utilizzato per la trasformazione del mosto e la conservazione del vino, oggi destinato a spazio ludico e per eventi con ospiti;
- il deposito aperto sullo spazio esterno, oggi diventato un porticato in diretta relazione con l'abitazione;
- il magazzino con fienile, unico spazio diviso su due livelli, in diretta relazione con la cantina e il deposito ora trasformato nello spazio abitato della casa.
Gli spazi della vecchia cantina voltata e il deposito sono stati interessati da piccoli interventi di manutenzione dei vecchi pavimenti e di scrostamento degli intonaci, al fine di mettere in risalto la vecchia muratura mista in pietra calcarea e pietra di molera, di cui sono composti anche i terrazzamenti a vigna delle colline di Montevecchia.
Lo spazio del vecchio magazzino al piano terra e del fienile al piano primo ha invece subito un intervento completo di ristrutturazione.
Tra il piano terra e il piano primo lo spazio a doppia altezza, utilizzato un tempo per caricare il fieno e memoria della storica funzione agricola, è diventato il fulcro intorno al quale concepire gli spazi della casa.
Il piano terra, caratterizzato da una pavimentazione in pietra, ospita l'ingresso, la cucina e in una porzione leggermente più rialzata il soggiorno e un servizio igienico; il piano superiore con diretto affaccio sullo spazio a doppia altezza ospita camere da letto e servizi igienici.
I materiali utilizzati richiamano i tipici materiali dell'architettura rurale locale.
La pietra, utilizzata per la pavimentazione al piano terra; un intonaco ruvido per le murature interne e il legno per la pavimentazione al piano primo e l'arredo.
L'arredo non è mai pensato come oggetto a sé stante calato in uno spazio, al contrario è sempre progettato e studiato su misura come dispositivo indispensabile per la sua composizione e relazione tra gli ambienti.
I mobili della cucina e del soggiorno allineati e disposti sul gradino del soggiorno definiscono e stabiliscono la connessione tra spazi attigui ma con differenti usi e funzioni.
Il grande serramento tra la cucina e il portico definisce invece una soglia e stabilisce un dialogo tra spazio interno e spazio esterno. Così come la pietra bocciardata inserita nell’arco tra cantina e zona ingresso segna un varco tra i due ambienti, anche il primo gradino della scala che porta al primo piano stabilisce un passaggio tra spazi differenti.
L'involucro storico dei vecchi spazi rimane pressoché invariato nella sua forma, ma valorizzato nella materia e nello spazio nel trasformare quella che era una vecchia cantina da spazio di lavoro in abitazione contemporanea.
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