16/10/2020 - Si trova in zona Porta Romana a Milano, appena fuori la seconda cerchia delle mura spagnole il CZ loft progettato dallo studio Mingotti e Giordano, lo studio fondato dagli architetti Andrea Mingotti e Filippo Giordano.
L’intervento nasce in un complesso industriale, un ex calzaturificio costruito nel 1911 di circa 600 mq. L'intera proprietà è stata acquistata nel 2018 dagli attuali proprietari - una personalità di una importante casa di moda francese - che l’hanno completamente ristrutturata e suddivisa in 3 unità immobiliari.
L'intero intervento, ultimato nel 2019, ha comportato la demolizione di una parte del fabbricato aggiunta negli anni ’50, per realizzare il lungo cortile d'ingresso pergolato, riportando alla luce la caratteristica facciara a “shed” degli edifici industriali di inizio secolo con la creazione della nuova strada di accesso alle tre unità immobiliari.
Il loft misura circa 150 mq e ha pianta quadrata. Protagonista indiscussa dell’open space è l’altezza, con i suoi 6,5 m, le falde inclinate della vecchia fabbrica e le grandi vetrate in copertura che danno oggi una bellissima vista sul cielo della città.
Il loft è organizzato intorno a un’area soppalcata, posta d’angolo che racchiude tutti i servizi della casa. Al piano superiore, celata da una grande vetrata fume’, si trova la camera da letto principale unita alla sala da bagno, con la grande doccia che si affaccia sulla zona living sottostante. Sempre al primo piano trovano posto un secondo guardaroba e la zona servizi nascoste dalla parete in boiserie.
Al piano terra il grande cubo si apre sulla zona living con la cucina, custom made in Fenix con dettagli in ottone bronzato, la grande cabina armadio ed il bagno per gli ospiti. Una particolarità che rievoca un lusso anni '50 è l’angolo bar direttamente adiancente alla zona TV, anche questo realizzato completamente su disegno in Fenix specchio fume’ e dettagli in ottone, completato dagli sgabelli in velluto azzurro e ottone.
La gamma colori dell’intero appartamento gioca su tonalità rilassanti che vanno dal corda delle pareti al visone degli arredi custom alle quali è stato abbinato il pavimento a spina ungherese sempre nella medesima nouance.
Gli arredi sono minimi, protagonista è sempre lo spazio. La zona pranzo creata dal tavolo anni 70 in acciaio e vetro con le sedie abbinate in acciaio e cuoio color tabacco.
Custom made è anche l’illuminazione, che associa alle lampade da terra Flos, una grande lampada “circle” progettata site specific dallo studio MINGOTTI e GIORDANO architetti, che molto spesso disegna l’illuminazione dei propri progetti oltre che gli arredi.
Aspetto importante è stato quello di preservare l'impronta industriale dell’ambiente, le strutture portanti sono state lasciate con gli strati dei dipinti originali esposti, trattati con resina per preservarli, come allo stesso modo è stata mantenuta la grande parete in mattoni.
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