© Matteo Piazza
29/10/2020 - Nella pittoresca cornice delle colline di Biella sorge Villa Alce, un edificio contemporaneo progettato da Federico Delrosso, architetto e designer milanese di origini biellesi. L’intervento riguarda la ristrutturazione totale della villa di famiglia di un imprenditore locale, costruita circa cinquanta anni fa su progetto dell’architetto Boffa Ballaran. A completamento della villa fanno parte un parco di 10.000 metri quadrati, un tappeto verde per il gioco del tennis, e un volume costruito dieci anni dopo, per la piscina e le facilities correlate.
Dal punto di vista compositivo è stato mantenuto, come unico elemento stilistico, l’intero impianto strutturale e di copertura a falde, caratterizzato da travatura lignea tradizionale e manto in coppi, mantenendo anche i 2 patii esistenti. Sono stati creati alcuni importanti ampliamenti, chiudendo e rettificando una serie di portici esistenti, ed è stata inserita una nuova forma stereometrica con struttura metallica che prolunga all’esterno lo spazio cucina, reso vetrato nel suo affaccio sul giardino.
Il vetro si è sostituito alla decorazione e al pieno delle pareti, le soluzioni delle vetrate a tutta altezza esaltano i cannocchiali visivi dall’interno verso l’esterno e le medesime partiture permeabili alla luce e allo sguardo diventano un dispositivo che dichiara la ricerca di una totale connessione tra dentro e fuori, nel rispetto del passato di un’opera e di un contesto.
La distribuzione è stata completamente riorganizzata attorno al patio centrale, dotato di vetrate completamente apribili, divenendo una corte interna sulla quale affaccia il grande corridoio distributivo. Il corpo principale della villa si sviluppa su un unico piano fuori terra, al quale si addizionano un piccolo soppalco destinato a zona studio e un ampio livello interrato di servizio. Il soppalco è collegato alla zona living da una scala dalla figura grafica e asciutta che sembra quasi sospesa.
Un’accurata selezione di materiali ed elementi sartoriali ha reso omogeneo, unificato e senza stacchi, anche sul piano cromatico, ogni parte del manufatto architettonico. Infatti, dal punto di vista espressivo, sono state utilizzate soltanto due materie primarie: la pietra granitica “petit granit” per i pavimenti delle aree giorno (interni in versione levigata, esterni in versione sabbiata) ed il legno di rovere per le aree notte e wellness oltre a tutti i soffitti orizzontali. Il metallo naturale è l’altro elemento che caratterizza la scala e alcune parti dell’arredo.
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