12/11/2020 - Flosrende omaggio ad Achille Castiglioni con la riedizione della lampada Diaboloe l’estensione della gramma cromatica dell'iconica Lampadina. Per entrambi i modelli, i nuovi colori sono frutto di un attento studio dell’uso cromatico del grande maestro nella progettazione di oggetti ma anche nella sua vita privata, reso possibile grazie al prezioso contributo della Fondazione Achille Castiglioni.
Diaboloè l'ultimo progetto firmato da Castiglioni per Flos nel 1998, la cui produzione si era interrotta dopo circa dieci anni. Grazie all'esperienza ed abilità dell’ufficio tecnico di Flos, il progetto è stato reingegnerizzato, perfezionato nel suo caratteristico meccanismo a saliscendi e reimmesso sul mercato in nuove affascinanti finiture.
Nella lampada a saliscendi Diabolo, il cui nome è ispirato al gioco di origine cinese dalla particolare forma di clessidra orizzontale, il sistema di riavvolgimento viene celato in un cono sottile e allungato, fissato al soffitto, dalla cui punta arrotondata esce il semplice conduttore elettrico che alimenta la lampada e sostiene il diffusore - un altro cono, più ampio. La distanza variabile tra i due coni permette di dosare gli effetti di luce, generando relazioni percettive mutevoli tra i solidi.
Diabolo è presentata oggi in una gamma di tre varianti colore: bianco, castoro e rosso ciliegia.
Lampadina, piccolo capolavoro senza tempo nato nel 1972, si arricchisce di una nuova palette di colori. Agli storici nero e arancio, si affiancano bianco, verde, turchese e lilla per il porta lampada, mentre la base è declinata in finitura nero opaco per creare un sofisticato contrasto.
Lampadina fu creata in edizione limitata in occasione dell’apertura del negozio Flos di Torino nel 1972. Il suo successo fu tale che ben presto ne fu decisa la produzione seriale. In breve tempo questo piccolo, originale abat-jour divenne uno degli oggetti più iconici e riconoscibili di Castiglioni. Lampadina deve il suo nome alla sua geniale essenzialità: una grossa lampadina a bulbo, parzialmente satinata per limitarne il riverbero, alloggiata su un porta lampada con interruttore incorporato ed appoggiata a una base in alluminio che ricorda una bobina, utile per arrotolare il cavo in eccesso.
Dal 2015 il bulbo ad incandescenza è sostituito da una sorgente luminosa LED che, grazie a una speciale tecnologia, permette di replicare non solo la linea del filamento ad incandescenza, ma anche la temperatura della luce, calda e confortevole.
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