02/11/2020 - Prede il nome di 'Cerimonia' ed è sorta a Bologna, nell’area in disuso dell’ex Mercatone Uno, la prima installazione realizzata da TRAC, l'accademia di Edoardo Tresoldi. Risale a qualche giorno fa la conferenza stampa di presentazione tenutasi in diretta streaming.
L’installazione site-specific è stata promossa e sostenuta da UrbanUp | Unipol con la collaborazione scientifica di G124 - il gruppo voluto dal Senatore Renzo Piano per una ricerca costante e continua sul tema delle periferie.
Durante la conferenza è stata presentata Cerimonia, l’opera d’arte pensata per ‘ricucire’ l’area periferica dell’ex Mercatone Uno di proprietà del Gruppo Unipol ripensandola quale teatro di bellezza, arte e sperimentazione creativa.
Creare nuove centralità e lasciare un segno sui territori è infatti la missione di TRAC: una scuola che nasce dalla collaborazione fra YAC - accademia di architettura che prepara giovani progettisti facendoli lavorare con i più grandi studi di architettura al mondo - e STUDIO STUDIO STUDIO, il progetto interdisciplinare fondato da Edoardo Tresoldi per creare e supportare progetti artistici contemporanei.
© YAC
L’opera, una struttura alta 5.30 metri realizzata in rete metallica, materiali e terra reperiti nel sito, è il frutto del lavoro congiunto dell’artista Edoardo Tresoldi e 15 giovani studenti dell’Academy - selezionati a luglio 2020 fra oltre 500 candidature ricevute da tutto il mondo - che sotto la direzione artistica di Tresoldi hanno immaginato e costruito per l'area dell’ex Mercatone Uno un intervento site-specific. Un progetto che valorizza aree periferiche metropolitane, restituendole a un più vasto pubblico e rivalutandone completamente la percezione. Dopo quasi 10 anni di abbandono, l’area, di circa 4600 mq situata a Bologna nel lotto compreso tra viale Aldo Moro, via Cesare Gnudi e via Stalingrado nel corso del 2021 sarà oggetto di una importante riqualificazione che prevede, in 18 mesi di lavori, la demolizione degli attuali fabbricati ora dismessi e la realizzazione di un nuovo complesso multifunzione che sarà incentrato su nuove residenze e servizi connessi alla persona.
© YAC
L'installazione nasce dunque come opera site-specific in un’area caratterizzata da segni di decomposizione in cui cumuli di macerie e vegetazione spontanea si pongono come elementi linguistici del caos estetico che vive il luogo. “Cerimonia dà vita a una presenza capace di esprimersi attraverso la sua ciclicità, inserendosi nel processo che già vive lo spazio. L’intervento, accompagnando lo stato di abbandono dell’area per circa un anno, innescherà quindi una crasi tra questo processo e quello celebrativo dell’architettura – ha sottolineato Edoardo Tresoldi”
© YAC
Inoltre, Cerimonia è pensata per dialogare con i fenomeni biologici dell’area. La terra presente sul sito è stata raccolta e innestata nell’opera; nel corso del tempo la vegetazione ricoprirà l’installazione ridefinendo le forme dell’architettura. Il processo di trasformazione dei fenomeni naturali è al centro dell’opera come cerimonia di un dialogo tra architettura, natura e passare del tempo. Il linguaggio celebrativo dell'architettura classica si fonde con i materiali e i linguaggi dello spazio originario, così come con i processi di trasformazione dell'abbandono, generando un nuovo e inedito racconto. Questo processo di continua metamorfosi verrà documentato grazie all’ installazione di alcune telecamere fisse.
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Cerimonia rimarrà installata per tutto il 2021 fino all’inizio del cantiere e sarà visibile tutti i giorni dalle 8.30 alle 24.00 attraverso una parete trasparente in plexiglass appositamente realizzata, mentre tutti i sabati dalle 10.30 alle 18,30 sarà consentito l’accesso all’area seguendo un percorso su una passerella che permetterà la fruizione dell’opera da vicino nel rispetto delle misure di contenimento del Covid-19.
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