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27/11/2020 - Taglio del nastro per la scuola secondaria Enrico Fermi a Palazzolo sull’Oglio in privincia di Brescia.
La progettista Giulia De Appolonia, architetta di origini friulane, classe 1969, è la fondatrice dello studio bresciano Gda - Officina di Architettura, studio fondato nel 2014, il cui lavoro si concentra quasi esclusivamente sulle opere pubbliche, soprattutto di edilizia scolastica.
L’intervento, pur nella sua dimensione limitata è complesso in quanto articolato in tre ambiti distinti: un intervento di ristrutturazione puntuale relativamente ad alcune zone della scuola esistente; un ampliamento di nuova realizzazione destinato ad ospitare uffici ed un nuovo auditorium; un intervento di adeguamento sismico ed efficientamento energetico sulla palestra.
L’inserimento del nuovo volume è finalizzato a completare la sagoma del complesso esistente costituitasi per successive addizioni di volumi formalmente differenti ed in differenti periodi: al corpo ad U dell’edificio scolastico realizzato all’inizio degli anni 50 si aggiunge il piccolo volume degli spogliatoi e la palestra negli anni 70.
“L’intenzione è quella di aggiungere un corpo che dia quindi compimento a questa sequenza di addizioni chiudendo la figura, ma al contempo introduca un volume con una sua identità formale: è questo il ruolo della seconda pelle in policarbonato che si stende come una coperta sulle 3 facciate dei volumi esistenti e del nuovo volume, lasciandone intuire in trasparenza la presenza ma proponendo una nuova lettura congiunta del complesso”, spiega Giulia de Appolonia.
È inoltre funzione del nuovo volume proporre un nuovo ingresso del complesso che si rende necessario, per ragioni funzionali per garantire un ingresso autonomo all’auditorio ma che si coglie anche come occasione per generare un ingresso più rappresentativo e simbolico che si distacchi dai numerosi ingressi esistenti e diventi un luogo di incontro ed aggregazione della scuola.
Il nuovo auditorium infine con la sua localizzazione all’ultimo piano dell’edificio a costituire un ponte sospeso tra la palestra e la scuola rappresenta il centro della produzione culturale nella scuola stessa: grazie alle sue facciate completamente vetrate vede ed è visibile da ogni punto della scuola stessa diventando un elemento fortemente simbolico.
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