30/11/2020 - Si è svolta venerdì scorso, nonostante le limitazioni imposte dall’attuale emergenza sanitaria, la cerimonia di ufficializzazione dei risultati dei Premi In/Architettura 2020 Puglia e Basilicata.
Su 101 opere candidate per la Puglia sono risultati vincitori i seguenti progetti.
Intervento di nuova costruzione (>5 mln)
Alloggi sociali a Barletta
Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di qualità architettonica applicata al tema delle residenze sociali. Le soluzioni e le sperimentazioni tipologiche, linguistiche, tecnologiche e costruttive adottate rappresentano un importante contributo alla riflessione sulla casa popolare. Riflessione purtroppo abbandonata da anni dal dibattito architettonico contemporaneo, troppo a lungo “distratto” dalle prestazioni spettacolari di grandi edifici muscolari ed autoreferenziali.
Intervento di nuova costruzione (<5 mln)
La Torre Bianca a Gagliano del Capo
La Torre Bianca a Gagliano del Capo esprime una straordinaria capacità di inserimento in un contesto storico fortemente caratterizzato, pur affermando la contemporaneità del linguaggio e delle soluzioni tipologiche, senza ammiccamenti a facili mimetismi e banali contestualismi.
Menzione per un intervento di nuova costruzione (<5 mln)
Edificio residenziale Omodeo 57
L’edificio residenziale OMODEO 57, realizzato nell’ambito del programma integrato di riqualificazione delle periferie del Comune di Bari, risolve con intelligenza e qualità, a partire dalla conformazione del lotto, gli allineamenti urbani, con una complessità e articolazione volumetrica dell’edificio di particolare pregio. Il complesso residenziale coniuga un linguaggio architettonico capace di re-interpretare, attualizzandoli, alcuni elementi tipici della “tradizione moderna” dell’Architettura italiana.
Intervento realizzato da giovani progettisti
Torre Cappa
Il recupero del complesso "Torre Cappa" mostra una particolare capacità di dialogare con le preesistenze e con un contesto paesaggistico di pregio attraverso innesti di architettura contemporanea attenta alla sostenibilità, al recupero delle tecniche costruttive e dei materiali tipici della tradizione locale nonché alla qualità energetica.
Villa Camilla
Villa Camilla a Castrignano del Capo si inserisce con particolare sensibilità in un ambito rurale caratterizzato da ulivi secolari, muretti a secco e terrazzamenti, rocce affioranti, terra rossa, macchia mediterranea. La ricerca progettuale assume tutti questi elementi del contesto come vocaboli di un linguaggio contemporaneo. Con una particolare attenzione alla sostenibilità, la Villa reinterpreta la complessità tipologica delle antiche case di campagna di queste terre.
Il Riccio (The Hedgedog)
La bibliocabina “Il Riccio” a Gioia del Colle da forma ad una straordinaria “invenzione” tipologica , di grande valenza sociale e culturale: un padiglione dove si condividono libri, dedicato alla memoria di Michele, il venditore ambulante di libri che per molti anni ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità di Gioia del Colle. A metà tra opera di architettura e oggetto di design il Riccio, pur con la sua piccola dimensione, mostra la capacità di una architettura di rigenerare ed “attivare” uno spazio pubblico offrendo un servizio di alto valore sociale.
Intervento di rigenerazione urbana
Riqualificazione waterfront Lungomare Esercito Italiano
La riqualificazione urbana non piò prescindere dalla rigenerazione degli spazi pubblici della città. La riqualificazione del waterfront sul lungomare “esercito italiano”a Giovinazzodiventa un’occasione importante di architetttura. Un intervento che esprime grande capacità nella lettura dei luoghi e nella loro reinterpretazione in chiave contemporanea,restituendo alla collettività spazi pubblici di qualità in un’area importante della città.
Intervento di riqualificazione edilizia
Casa CS
Casa CS a Bitritto è la dimostrazione evidente di come si possa intervenire in azioni di rigenerazione urbana demolendo edifici banali e privi di qualsiasi valore e ricostruendo un architettura di grande qualità, in grado di riqualificare l’intero contesto. Casa Cs “rivela” la capacità e il diritto dell’architettura contemporanea di esprimersi anche all’interno dei nuclei centrali e storici della città.
Menzione speciale riqualificazione edilizia
Borgo Canonica
Restauro e Recupero Funzionale del Teatro Comunale di Putignano
Premio alla Carriera
Angelo Ambrosi
Il professor Angelo Ambrosi è stato ordinario di Rilievo dell'Architettura presso il Politecnico di Bari fino al 2008. Il premio alla carriera è il riconoscimento all’impegno profuso al suo contributo alla ricerca, valorizzazione e restauro di edifici storici rappresentativi di Puglia e di tutto il territorio nazionale, condotto con grande coerenza intellettuale e profonda dedizione.
Nella sua attività accademica e professionale si è dedicato allo studio scientifico dei beni architettonici della terra di Bari, approfondendo i caratteri storico archeologici, riportando alla conoscenza gli straordinari scenari delle stratificazioni che si sono succedute nelle tante epoche e civilizzazioni che hanno investito la Puglia.
Caratteristiche del suo lavoro sono il recupero, il restauro e la valorizzazione di edifici storici medievali.
Membro del Comitato Scientifico del Gruppo di Ricerca Patrimonio Architettonico e Città Storica del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari, nonché autore di numerose pubblicazioni di rilievo e restauro dell’architettura (“Visualità dello spazio architettonico medioevale”, Storia del destino dei trulli di Alberobello prontuario del restauro”.)
Ha curato il restauro della Cattedrale e della Basilica del Santo Sepolcro di Barletta, di cui la sua pubblicazione “Architettura dei crociati in Puglia- il Santo Sepolcro” è interessante rilettura storica.
Tra i suoi interventi più significativi di restauro e rifunzionalizzazione, vi è l’ex complesso conventuale di Santa Scolastica nel centro storico della città di Bari eseguito negli anni 70. L’intervento ha affrontato in modo consapevole ogni aspetto delle complesse tematiche conservative, dall’attento rispetto della materia al delicato rapporto tra antico e nuovo, sviluppato in una chiave di lettura di elevata qualità progettuale attraverso la progettazione di nuovi spazi espositivi in acciaio e vetro.
La sua collaborazione con la politica della Soprintendenza per la salvaguardia dei beni paesaggistici e architettonici, ne fa un testimone attento e partecipe alla vita del suo tempo.
All’arch. Onofrio Mangini recentemente scomparso va il Premio Speciale Puglia alla memoria con la seguente motivazione: “L’architetto Onofrio Mangini è stato uno dei più significativi interpreti dell’immagine di Bari in chiave moderna e contemporanea. Grande professionista, apprezzato in più occasioni da Bruno Zevi, ha usato in modo sapiente la sua matita progettando opere in cui è evidente un’autonoma interpretazione del moderno con richiami a Le Courbusier e a Oscar Niemeyer.
Mangini ha progettato opere di rara qualità architettonica quale Palazzo De Florio (1957) in via Argiro con il prospetto che si piega frastagliandosi su sé stesso, creando aggetti e logge nascoste, perché “piegare significa usare l’immensa energia che si annuncia nello spazio… perché dia luogo ad un abitare”. Ma non si deve dimenticare la clinica villa Bianca del 1953, purtroppo demolita, in acciaio, vetro, cemento e con l’uso del frangisole. In particolare, nelle sue opere è chiara la tendenza alla sperimentazione come appunto nell’utilizzo dei brise soleil sia come sistema di protezione dal sole sia come elemento architettonico di transizione fra interno ed esterno, di cui sono memorabili esempi l’edificio in via Principe Amedeo del 1957 (i frangisole sono disposti alternativamente a blocchi verticali o orizzontali su tutto il prospetto) o quello in via Petraglione del 1975 (in cui i frangisole sono dei pannelli romboidali).
La Chiesa di S. Maria Maddalena in via Giulio Petroni (1969) costituisce un esempio dell’uso plastico del calcestruzzo a vista, seguito successivamente dal progetto della clinica Santa Maria in cui le travi rovesce della hall d’ingresso diventano allo stesso tempo forma e struttura. In questa sperimentazione dei materiali “moderni” si inserisce il Palazzo della Gazzetta del Mezzogiorno con la facciata ad elementi prefabbricati in cui l’edificio sembra sollevato da terra grazie ad un salto di quota dalla strada.
Alla scala urbanistica Mangini ha affrontato il tema della periferia, della “città pubblica”, con il progetto del PEEP di Poggiofranco, insieme all’ing. Baldassarre e l’ing. Amoruso Manzari. Si tratta di un quartiere per edilizia economica e popolare degli anni ’70 che l’architetto avrebbe voluto connotare, in contrapposizione con gli schemi dell’epoca, con un forte segno identitario urbano costituito dalla realizzazione del centro direzionale. Il progetto dell’area direzionale, mai realizzato per questioni di elevati costi di esproprio e di costruzione, si caratterizza per la qualità architettonica degli interventi rappresentati nei disegni e negli schizzi di Mangini: l’agorà, il palazzetto dello sport con la cupola geodetica, l’albergo.
Queste sono solo alcune delle opere di un architetto profondamente radicato nel territorio pugliese, che ha saputo reinterpretare l’opera di maestri del ‘900 in chiave personale rendendo la sua architettura sempre attuale e fortemente integrata con il luogo fisico in cui si inserisce. Insomma un professionista singolare, scevro dalle mode e dai condizionamenti del mercato, che senza dubbio costituisce un modello per le nuove generazioni di architetti”.
Premio “Bruno Zevi” per la diffusione della cultura architettonica
Adda Editore
La casa editrice Adda da oltre 50 anni racconta la Puglia e non solo.
La nostra Terra è ricca di storia, di architetture – castelli, cattedrali, masserie, palazzi, teatri – e la natura, tra muretti a secco e ulivi ultra secolari, offre paesaggi di rara bellezza in tutte le stagioni dell’anno.
La casa editrice si è impegnata a conservare le nostre tradizioni e la nostra identità, anche attraverso un folklore antico e variegato, dalle feste patronali, che si ripetono da secoli, alle processioni e alle cerimonie della Settimana Santa che coinvolgono tutto il nostro territorio.
Gli attenti editori si sono anche dedicati alla produzione di tanti cataloghi d’arte, libri scolastici dalle scuole elementari alle Università.
Da non dimenticare la produzione in lingue straniere (inglese, tedesco, francese, spagnolo e russo).
Premio speciale Listone Giordano
Continuità spaziale
Assegnato al progetto di ristrutturazione firmato dall'architetto Marco Tassiello all'interno del quale la sua passione e conoscenza della materia legno diventa elemento di "collegamento fra i vari piani" e raccordo tra le diverse aree abitative.
La scelta dell'utilizzo di pochi selezionati materiali, tra cui il parquet in rovere naturale a pavimento, valorizza la purezza dell'architettura esistente. Apprezzato l'utilizzo del parquet in qualità di materiale d'arredo per realizzare alcune tamponature e porte creando maggiore unità e coerenza interpretativa.
Allo stesso progetto va anche il Premio speciale Vimar
In questo progetto di recupero edilizio, in cui storia e tecnologia vanno di pari passo, abbiamo voluto premiare la scelta vincente di utilizzare la sofisticata tecnologia touch dei comandi Eikon Tactil. Caratterizzati da pregiati materiali, quali il cristallo, questi comandi consentono un controllo immediato dell’impianto elettrico e si integrano perfettamente nella scelta architettonica di mantenere linee pulite e un minimalismo materico.
Premio speciale Willis Towers Watson
Riad Salentino by Acqua di Puglia
Lo stile rural chic di questa abitazione ci ha colpiti molto. Grazie alle luci, al semplice bianco delle pareti e le piante grasse utilizzate la casa trasmette un mood quasi cinematografico e d’altri tempi. Ricorda un riad grazie alla sua struttura, ma allo stesso tempo rispecchia anche tante caratteristiche delle case nel mediterraneo. Molto apprezzato l’utilizzo di oggetti d’arredamento reperiti nella zona circostante che rispettano la tradizione e lo stile dell’area.
Questi, invece, i vincitori della Regione Basilicata.
Nuova Costruzione (>5mln)
Complesso residenziale e commerciale in Via Dante – Matera
L’intervento si distingue sia per la qualità architettonica del suo impianto compositivo che per la ricerca di un linguaggio architettonico contemporaneo che non rinuncia a sperimentare soluzioni che integrano gli aspetti energetici, improntati ad eco-sostenibilità ed autosufficienza, con gli aspetti formali. Interessante la compenetrazione volumetrica dei corpi edilizi piegati in un’articolazione spaziale che si pone in continuità con il contesto urbano preesistente, contribuendo, inoltre, a generare una fruizione pubblica dei suoi spazi aperti.
Nuova Costruzione (<5mln)
Il premio alla categoria delle Nuove costruzioni al di sotto dei 5 milioni di euro non viene assegnato in quanto, vista anche l’esiguità delle proposte candidate, non sono state valutate dalla giuria meritevoli di menzione.
Giovani progettisti
Residenze Temporanee al Cappuccino Vecchio - Matera
Le residenze temporanee, realizzate all’interno di una struttura di accoglienza della Caritas materana, sviluppano con grande semplicità ed equilibrio il tema tipologico dell’alloggio temporaneo integrandosi e dialogando con il paesaggio rupestre della Gravina di Matera e con l’insediamento originario preesistente.
L’intervento configura la risposta ad un programma valoriale di alto profilo sociale con il linguaggio dell’architettura contemporanea, realizzata con i materiali della tradizione, che lega insieme i temi dell’abitare e dell’accoglienza con il rispetto e la tutela dei valori ambientali e paesaggistici del Parco della Murgia Materana in cui si inserisce.
Rigenerazione Urbana
Ponte Parco fluviale Basento – Potenza
L’intervento di riqualificazione urbana nel Parco Fluviale del Basento mostra la capacità di recuperare, attraverso i suoi percorsi pedonali, un nuovo ponte di attraversamento ed interventi di ingegneria naturalistica, la relazione tra la trama urbana della città di Potenza ed il suo Fiume.
Il nuovo Ponte ciclo-pedonale esprime, inoltre, una sua propria spazialità architettonica, fungendo da copertura al sottostante belvedere ambientale, e integrandosi con i percorsi pedonali dialoga con gli altri due ponti, il moderno ponte Musmeci e quello romano di S. Vito e ne incentiva le riconnessioni tra le diverse parti della Città.
Riqualificazione Edilizia
Oi Marì Ristorante - Sasso Barisano -Matera
Progetto emblematico ed esemplare di come interpretare e riqualificare ambienti unici e singolari come quelli che costituiscono il particolare habitat rupestre dei Sassi di Matera, testimonianza di architetture in negativo scaturite dall’atto del togliere, dal sottrarre materia piuttosto che aggiungerla. Così il ristorante Oi Marì, nel cuore dei Sassi, si inserisce nella serie di interventi positivi di riuso e riqualificazione degli antichi Rioni di Matera che vedono impegnati molti architetti materani e che qui si realizza grazie al dialogo virtuoso tra committenza e progettisti.
L’Intervento valorizza gli spazi esistenti, ipogei ed in grotta, introducendo materiali e forme contemporanee essenziali e di raffinato design che aggiungono qualità senza negare e mistificarne la spazialità originaria.
Premio alla Carriera
Ing. Piergiorgio Corazza
Nato a Matera nel 1928 si è laureato a Napoli sotto la guida di Luigi Cosenza. Protagonista di una lunga stagione professionale ha svolto la sua attività a partire dagli anni sessanta nei campi dell’urbanistica e dell’architettura a Matera.
Ingegnere di formazione, ma colto e attento progettista dei più importanti e significativi edifici pubblici e privati di Matera ha anche partecipato a numerosi concorsi nazionali tra questi ricordiamo, in sodalizio con l’arch. Vincenzo Baldoni, il Municipio di Matera (1969) e con L’arch. Carlo Aymonino ha ottenuto il primo premio per la sistemazione di Piazza della Visitazione (1993) e ha realizzato il Complesso urbano di Piazza Mulino (1988-93) sempre a Matera.
Il premio alla carriera è il riconoscimento al suo contributo per la definizione e la realizzazione della Buona Architettura Civile in Basilicata e per aver impersonato la figura del professionista-progettista, pur nei limiti di una “provincia del Sud”, riuscendo a realizzare opere, coerenti e colte, che hanno saputo distinguersi anche nel panorama architettonico nazionale.
Tra queste, sempre a Matera, sue sono l’Istituto Tecnico Agrario di Matera ( Concorso vinto nel 1961 e Premio InArch); la sistemazione ed ampliamento del Museo Nazionale “D- Ridola”(1987) ed il palazzo ex uffici Enel,(1984-88), quest’ultimo pubblicato nella “Storia dell’architettura italiana - secondo novecento” a cura di Francesco Dal Co.
Premio “Bruno Zevi” per la diffusione della cultura architettonica
“MATHERA” rivista trimestrale di storia e cultura del territorio
La rivista nasce dal progetto editoriale dell’Associazione culturale “Antros” , aperto al contributo di tutti gli studiosi e ricercatori della cultura, della storia e dell’evoluzione urbana, sociale ed architettonica del territorio materano e che dal 2017 ne diventa l’Editore.
“Mathera”, attraverso la sua puntuale distribuzione trimestrale, ha pubblicato saggi ed articoli con lo scopo principale di indagare, divulgare e valorizzare il patrimonio rupestre, architettonico e storico della città di Matera e del circostante territorio.
Vengono pubblicati materiali rigorosamente inediti sui temi di storia e cultura dei territori delle regioni di Basilicata e Puglia redatti con metodo scientifico e spirito divulgativo.
Per la qualità delle ricerche e dei documenti pubblicati la rivista si è imposta all’attenzione pubblica come un indispensabile strumento di indagine e documentazione anche dell’evoluzione architettonica e paesaggistica dei siti urbani e del territorio non solo materano.
Premio speciale Willis Towers Watson - Riqualificazione Edilizia
Ai Maestri
Il restauro fatto a questo spazio ha permesso al tradizionale ed esistente, di tornare alla luce con maggiore valore. Arredamento, materiali e colori usati lineari ed essenziali, rispettano al massimo quello che la natura ha da dire in questa struttura.
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