06/11/2020 - Questa casa è un quadro. MPPM di Studio Tenca & Associati è un appartamento di 110 metri quadrati in una zona simbolo di Milano: Conca del Naviglio, ove era situata – appunto – la conca di navigazione denominata Conca di Viarenna (in milanese rena era detta la sabbia che veniva trasportata) costruita dalla Veneranda Fabbrica del Duomo tra il 1551 e il 1558 in sostituzione della precedente realizzata nel 1438.
Il progetto di ristrutturazione dell’immobile nasce dall’esigenza dei due proprietari – giovani, intraprendenti, professionalmente affermati, con la passione per i viaggi e l’arte a essa legati a stretto giro – di ridistribuire tutto lo spazio per renderlo funzionale alle loro esigenze: separare la zona giorno e la zona notte con un corridoio ove collocare i contenitivi; realizzare un grande living con cucina abitabile, due camere da letto, due bagni e una lavanteria/ripostiglio.
A ciò si aggiunga la volontà di godere quanto più possibile dell’affaccio su Conca del Naviglio, e della vista invidiabile sulla zona dell’anfiteatro (che sta subendo un’opera di restauro) e degli edifici simbolo di Milano, tra cui la Torre Velasca e il Duomo.
I due proprietari conoscevano già l’immobile, erano gli affittuari, perché da sempre legati al quartiere.
Si è pensato subito di sviluppare un ampio living che inglobasse entrami gli affacci su Conca del Naviglio, valorizzandoli e rendendoli quasi dei quadri per lo stesso alloggio. Si è realizzata, dunque, una sorta di scatola che al suo interno celasse la cucina, ma che al contempo, grazie a due portali traslucidi di 300 x 120 cm, potesse aprirsi e risultare parte integrante del soggiorno; inoltre “il box” – per effetto della tinta monocromatica (la medesima per mobilio e pareti) – diventa una sorta di enorme cornice della finestra, creando per la zona pranzo su cui si affaccia l’effetto di dipinto-vivo.
Un altro dettaglio importante della “scatola” è il rivestimento, ovvero un’ulteriore cornice tridimensionale che sottolinea l’elemento rendendolo – una volta chiuso – una “scultura” a se stante all’interno del living stesso. I giochi cromatici, poi, le altezze differenti, l’uso di cornici e la porta vecchia Milano a doppia anta del medesimo colore della scatola trasformano la sala in una sorta di tela dove poter allestire il quadro della propria vita.
I due bagni sono per questo progetto luogo emblema dei due caratteri della committenza: quello di lui colorato eppure rigoroso, quello di lei più morbido.
Anche le camere sono vivaci nella loro eleganza: la matrimoniale diviene avvolgente e confortevole grazie alle boiserie di pittura; la cameretta, invece, è valorizzata dalla carta da parati che incornicia la porta a finestra aggettante sul piccolo balconcino collocato nel retro e ha una comoda doppia funzione: comodo ufficio in questi tempi di smart working e appoggio perfetto per gli ospiti in futuro.
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