09/12/2020 - Esiste un tempio indu' a Bangkok, nel distretto di Bangrak, che è il più grande santuario induista al mondo al di fuori dell’India: il tempio di Sri Mariamman. Costruito nel 1879 da Vaithi Padayatchi, un immigrato Tamil Hindu, è anche il più antico di tutta la Thailandia.
Per la sua bellezza e grandiosità, è visitato ogni anno oltre che da tutta la popolazione induista, da migliaia di turisti.
La coloratissima struttura, comprende una imponente Gopura, torre alta sei metri, finemente decorata, tipica dei templi dell’India meridionale. Il tempio è dedicato alla divinità Uma Devi, moglie di Shiva e madre di Ganesh. La facciata ha uno stile incredibilmente variegato, ricoperta di immagini delle divinità in una moltitudine di forme e dimensioni. Il santuario principale è una cupola con copertura di una lastra di rame dorato.
All’interno del complesso ci sono tre edifici sacri dedicati a Ganesh, Kartik e quello principale di Sri Maha Mariamman, in cui sono situate le statue dei deità.
Per garantire la sopravvivenza di questo luogo e la sua integrale sacralità, la famiglia che custodisce attualmente il tempio ha preso l’importante decisione di sostituire tutti i dipinti tradizionali presenti con delle opere musive. Il mosaico è riconosciuto come una ‘pittura eterna’, che non si deteriora e mantiene nel tempo lo splendore dei colori e il vigore delle figure rappresentate.
Il delicato compito è stato affidato a SICIS che, utilizzando tessere in oro e in vetro Murano, attraverso la tecnica del mosaico artistico ha magistralmente elaborato questi lavori. Gli artisti interni del comitato alla custodia del santuario hanno dipinto a mano le deità che poi sono state spedite nei laboratori ravennati di SICIS. Qui tutte le opere sono state ricreate con il metodo doppio indiretto (brevetto registrato), creato nel 1989 dal Presidente e titolare dell'Azienda, Maurizio Placuzzi. Con l’evoluzione della tecnica tradizionale di lavorazione delle opere musive, è possibile definire tutte le fasi di elaborazione nei laboratori di Ravenna, dove ci sono cento artisti che nel loro percorso professionale si sono specializzati proprio in quest'arte antica, e solo successivamente trasportarli nei luoghi dove troveranno la loro sede definitiva.
È stato quindi ricostruito minuziosamente ogni affresco, scegliendo per ogni pennellata, per ogni dettaglio il giusto tono. In particolare per gli incarnati, che sono differenti e spesso rappresentativi della divinità, il processo di selezione delle tessere è stato cruciale e in questo l’infinita palette delle tessere di SICIS è stata davvero di primaria importanza.
I maestri mosaicisti hanno così ricreato le immagini, prestando maniacale attenzione alle espressioni dei visi, la posizione degli oggetti e dei simboli. Oltre al mosaico artistico sono state realizzate anche opere in micromosaico e mosaico minuto, preziosissime sia per la creazione dei materiali che per la procedura di lavorazione seguita da maestri d’arte con speciali competenze, usate normalmente per la produzione di pregiati ritratti e gioielli.
Il progetto, per la sua complessità e il contenuto storico artistico, è stato diviso in varie fasi. Inizialmente sono state compiute le prime due divinità poste all’ingresso del tempio, Sri Maha Mariamman e Shiva.
Successivamente sono stati rivestiti di mosaico foglia oro e Gold i muri esterni della cappella principale e del tempietto indipendente. Qui la luce del sole risplende sulle tessere dorate generando un effetto abbagliante, quasi avvolgente.
Nella seconda fase, sono state prodotte e portate in opera le nove deità hindu, posizionate nella volta della navata centrale del tempio, la parte più spettacolare, nelle nicchie e su due delle pareti. Questa seconda fase è stata ad oggi la più rilevante ed ha visto il coinvolgimento di oltre di 80 maestri mosaicisti SICIS Lab, i quali hanno collaborato a fianco con la commissione del tempio.
Fino ad ora sono state utilizzate più di 6 milioni di tessere di mosaico, un numero ancora più impressionate se pensiamo che sono state magistralmente lavorate una ad una dalle mani di chi ha selezionato, tagliato e elaborato i singoli dipinti.
Il progetto prevede ulteriori sviluppi che proprio per la maestosità continueranno per almeno altri due anni, con l’implementazione di ulteriori venti divinità che verranno poste sulle due volte laterali del tempio. Saranno inoltre completati 12 ricercatissimi micromosaici per la base della navata principale del tempio.
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