02/12/2020 - In Abruzzo, l’Architetto Valeria Aretusi trasforma un rudere in una villa inondata di luce e di dettagli di una tonalità di blu vibrante.
La Residenza Q è una villa circondata da ulivi sulle colline abruzzesi, che nasce da una demolizione e ampliamento di cubatura di un rudere posizionato sulla cima di una collina vista mare, alle pendici del borgo di Montepagano.
“Nel progetto ho unito il design geometrico e pulito che mi affascina del Nord Europa a un tocco di Marocco, che prende vita in un piccolo e riservato giardino Majorelle che i proprietari avrebbero tanto voluto riportare dai loro viaggi”, spiega Valeria Aretusi. "Q è la lettera scelta dall'Arch. Valeria Aretusi per i proprietari della dimora, la famiglia della storica pasticceria italiana Ferretti: la Q, in una personale intepretazione di Aretusi, rappresenta infatti un nucleo chiuso, simbolo della casa, con una curva discendente che simula la discesa collinare che porta al mare, poiché l'abitazione è stata costruita su una collina morbida che si affaccia sull'Adriatico", continua.
Un progetto dall'architettura minimale e nordica, con una forte impronta ecosostenibile, che conta una superficie totale di 250 mq su due moduli abitativi: il piano terra del modulo a sud è composto da salone con camino, cucina, camera studio, ripostiglio e bagno, mentre il sottotetto ospita due camere da letto con bagni privati e un solarium. Il modulo a nord è composto al piano terra da un’ampia zona living open space, mentre al primo piano troviamo la camera da letto, il bagno e la terrazza solarium.
Il design è pulito, modulare, geometrico, e richiama le abitazioni danesi e norvegesi, ma sorprendentemente caldo all'interno, grazie al legno, alle travi a vista nella zona notte e allo studio sulle superfici. Il portone d'ingresso incornicia il mare, il primo elemento in prospettiva che si percepisce appena entrati. Le finestre sono studiate per avere specifici punti di vista verso l'esterno e la natura circostante, senza interferire visivamente con altre persone, macchine e con la proprietà vicina. Proprio per favorire la privacy e donare colore alla luce dell'interior, è stato creato un giardino d'inverno con intonaco a grana grossa blu, ispirato al giardino Majorelle di Marrakech.
La corte del giardino, ricca di piante grasse, è sovrastata da grandi travi in legno a taglio grezzo (estensioni del solaio interno), pensate come frangisole per filtrare la luce diurna senza offuscarla. Qui l’ispirazione proviene da Luis Barragàn: dalla corte di colore blu la luce filtra e attraversa gli interni acquisendo una nuova dimensione.
Residenza Q ha un tetto a due spioventi, che permette alle due unità una ubicazione sfalsata. Questa scelta regala privacy a ognuno dei moduli, che mantengono così l'identità di una abitazione singola ed immersa nel verde. La struttura è di forma lineare a due falde, le quali sono precise e convergenti con i muri perimetrali, senza aggetti, rispettando così l'impronta minimale del progetto.
Il tetto è rivestito di lamiera di colore grigio opaco, con il raccoglitore delle acque piovane a scomparsa. Lo stesso impianto invisibile è stato utilizzato anche per i terrazzi.
L'approccio ecosostenibile della costruzione è evidenziato dall'utilizzo del sistema biologico a percolazione aerata: un impianto di depurazione che permette di trasformare e recuperare l'acqua per l'irrigazione del giardino e dell'orto.
La residenza è realizzata anche con materiali e tecnologie ecologiche, in struttura di legno X-Lam, rivestita in Déco, e mantiene internamente ed esternamente tonalità legate alla palette del grigio.
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