19/01/2021 - Da molti anni il Parc Hotel Florian, situato ai piedi del paesino di Siusi allo Sciliar, offre con le sue confortevoli camere un’esperienza di vacanza perfetta sia d’estate che d’inverno. Il fiore all’occhiello della struttura è il suo magnifico parco, fatto di alberi secolari, un idilliaco laghetto e una piscina all’aperto: il luogo perfetto per rilassarsi. Di recente il complesso è stato integrato con dieci nuove suite, concepite sotto forma di corpo indipendente, che si collega all’edificio esistente e lo amplia, regalando all’insieme una ventata d’aria fresca con un linguaggio architettonico nuovo e ben distinto. Incaricato dell’ulteriore sviluppo progettuale dell’hotel, lo studio d’architettura noa* si è inizialmente trovato ad affrontare una situazione costruttiva complessa. Da un lato, la necessità di preservare al meglio l’orgoglio dell’hotel - il parco unico nel suo genere - dall’altro lato un contesto cantieristico che, con l’adiacente casa unifamiliare, il parcheggio e, ovviamente, l’hotel richiedeva molto tatto e sensibilità.
L’idea originale era di mantenere l’edificio con i nuovi locali sollevato da terra, per non compromettere la piena estensione del parco e occupare la minor superficie possibile. Un ampliamento al livello del suolo avrebbe infatti sottratto una fetta considerevole di parco. Il concetto però era tutt’altro che una semplice fila di stanze e porte, ma assomigliava piuttosto a un raggruppamento ordinato di piccole case sull’albero a sé stanti che, dall’alto dei loro tre metri, permettessero a tutti gli ospiti di godere del parco sottostante.
Al contempo vi era un crescente desiderio che gli ospiti non si limitassero a “vivere” nelle nuove suite, ma che diventassero parte integrante dello stesso parco.
L’intero progetto architettonico si è quindi sviluppato attorno al tema centrale del parco: la struttura ne sarebbe diventata un elemento costitutivo sotto ogni aspetto, come se ci fosse sempre stata.
Da semplici idee, le case sugli alberi hanno assunto forme sempre più concrete: lungo un corridoio di collegamento, che come una spina dorsale unisce i moduli del nuovo edificio alberghiero, si sviluppano i due piani delle suite, ciascuno con cinque camere, tutte orientate verso il parco. Per rendere ancora più vivace l’ensemble architettonico, le suite sono state sovrapposte, non a combaciare perfettamente, ma con un leggero scostamento, per dare l’impressione di una struttura cresciuta “naturalmente” e preservare la vista circostante.
Gli ospiti hanno così la sensazione di vivere in una piccola casa, tutta loro.
Nonostante la leggerezza dell’architettura, l’aspetto rimane quello di un unico edificio, dolcemente annidato nel paesaggio del parco. Un aspetto, questo, sottolineato anche dalla facciata in legno grigio, che a sua volta conferisce ordine e omogeneità al vivace scenario delle case sugli alberi.
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