05/01/2021 - Il nuovo Innovation Center ITT di Barge (CN), progettato da Isolarchitetti, ospita l’attività di ricerca e innovazione nel campo delle motion technologies.
Committente dell’edificio è ITT Motion Technologies che sviluppa, produce e vende pastiglie per freni e materiali di attrito.
Il complesso di Barge è organizzato in due blocchi: il primo articolato su tre livelli, interamente vetrato, costituisce uno scrigno trasparente che contiene al suo interno open spaces, con le postazioni per i progettisti e ricercatori, alcune meeting rooms di tagli differenti, un’area break, spazi di servizio. Il secondo è un volume unitario, parallelepipedo con struttura prefabbricata, rivestito con grandi pannelli metallici, in cui è collocata l’area test.
Il progetto è stato ideato cercando di cogliere i valori fondanti e le specificità del settore d’azienda, per costruire un modello capace di rispondere agli obiettivi, all’interno dei quali la forma e le funzioni avessero una relazione precisa, equilibrata. Efficienza, flessibilità, trasparenza, organizzazione del lavoro, sono interpretate in questo contenitore di idee, attraverso la composizione degli spazi e l’uso dei materiali: pareti trasparenti disegnano tutti gli ambienti interni ed una scala metallica aperta, sospesa mediante tiranti alla struttura di copertura, connette i tre livelli di uffici. Attraverso una parete vetrata, poi, si accede all’area test, il blocco operativo, all’interno del quale vengono verificati e testati progetti e prodotti.
Particolare attenzione è stata posta agli aspetti di sostenibilità ambientale del nuovo Innovation Center ITT (Protocollo ITACA per edifici industriali). Tra gli aspetti più significativi si richiama il sistema di facciata vetrata che ha visto l’impiegno di vetri selettivi magnetronici che combinano controllo solare e isolamento termico elevato assicurando il massimo livello di luce naturale all’interno dell’edificio senza apporto di calore. La fascia marcapiano esterna, realizzata in pannelli in rete stirata a maglia esagonale, ha anche la funzione di brise-soleil del sistema di facciata. La sua altezza è stata dimensionata con modellazione dell’incidenza solare nell’arco della giornata e delle stagioni.
Queste specifiche dinamiche operative sono interconnesse tra loro e con i valori del paesaggio, costruendo il nuovo palinsesto. L’edificio, sul fronte sud, si rapporta in modo lineare verso il limite delle aree della produzione esistenti, mitigate con un sistema di camouflage; sugli altri lati intreccia gli sguardi, attraverso il sistema delle vetrate perimetrali, con l’arco alpino ed il Monviso; verso est e verso nord si apre ad un paesaggio agricolo ancora attivo, tra filari di viti, actinidie e pascoli. Scogliere di massi, rinverdite e piantumate rafforzano il radicamento al suolo del volume dell’officina, riprendendo i tratti delle sistemazioni esterne dell’intorno.
Il pensiero si fa opera e raggiunge il suo scopo attraverso un ascolto mirato.
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