© Italy Sotheby’s International Realty
22/12/2020 - Palazzo Rhinoceros, fortemente voluto dalla mecenate Alda Fendi, progettato e arredato dall’architetto premio Pritzker Jean Nouvel nel cuore della Roma classica, nel 2018 è stato restituito a Roma dopo anni di lungaggini burocratiche, e trasformato in un condominio dell’arte aperto alla città.
Oltre a spazi espositivi e una galleria d’arte con un ristorante e terrazze che godono di viste panoramiche sulla capitale, il palazzo ospita anche residenze di prestigio che oggi è anche possibile affittare tramite Italy Sotheby’s International Realty.
Un tempo occupato e fatiscente, l’immobile adiacente all’Arco di Giano è stato un progetto voluto fortemente da Alda Fendi, mecenate e collezionista, che ha invitato l’archistar Jean Nouvel nella Capitale per il ripristino di facciata e interni di questo edificio storico ribattezzato Rhinoceros (omaggio al mondo animale e all’energia primitiva) che oggi ospita la Fondazione Alda Fendi – Esperimenti, una galleria espositiva al piano terra, un ristorante con terrazza e 25 appartamenti in affitto destinati ad artisti, curatori e galleristi internazionali.
Con i suoi sei maestosi piani, palazzo rhinoceros svetta sullo skyline di Roma ai confini dei Fori Imperiali, incastonato tra l’Arco di Giano e il Palatino, in quell’area, il Velabro, in cui secondo la leggenda fu ritrovata la cesta con i gemelli Romolo e Remo.
Un vero e proprio Palazzo dell’Arte, sintesi della filosofia della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti, che dal 2001 promuove sperimentazioni oltre i confini convenzionali tra le discipline, ispirato al confronto continuo tra antico e contemporaneo in un proficuo scambio di contaminazioni. Il concept di rhinoceros è nato pensando ai Passages di Parigi di Walter Benjamin: una città dell’arte, un luogo dove è possibile visitare una mostra, vedere un film o imbattersi in un’installazione, ma anche mangiare presso il ristorante della galleria e accedere alle terrazze panoramiche con una vista unica.
Anche per questo, l’intervento di Jean Nouvel si pone al confine tra conservazione e innovazione. Artistico a mai decorativo, Nouvel ha creato un’architettura sempre in tensione che persegue la ricerca della realtà: per l’esterno seicentesco del palazzo storico di 3.500 mq ha ripristinato il più possibile l’aspetto originario attraverso un attento restauro, mentre all’interno ha recuperato gli ambienti con la ricerca di stratificazioni e realizzato elementi completamente nuovi, come i blocchi d’acciaio che in varie declinazioni racchiudono e nascondono elementi abitativi, cucine, bagni o armadi.
Grazie all’uso di materiali come cemento, ferro e acciaio accostati al recupero delle preesistenze, delle maioliche, delle vite che negli anni si sono succedute nel palazzo, Nouvel crea così una nuova tipologia di abitare.
Ogni residenza è identificata da un nome, la parola “pensiero” tradotta in altrettante lingue, inciso sulla porta con una poesia-haiku, entrambi pensati da Raffaele Curi, ideatore della linea artistica della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti.
In ogni appartamento il design, gli arredi e la domotica a servizio dell'unità esaltano il patrimonio storico preservato nella riqualificazione urbana, con le patine dei muri a rivelare i diversi strati di pittura e installazioni di pannellature artistiche che ritraggono gli ambienti stessi prima della ristrutturazione, dei trompe-l'oeuil che catturano la luce naturale come riflettori.
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