17/02/2021 - La collezione Maxalto si presenta nel 2021 con un’identità ripensata e riprogettata nelle tonalità cromatiche, nelle dimensioni, nei materiali e nelle tipologie. Propone un ambiente caldo e un’estetica più leggera, rinnovata ma sempre coerente e in armonia con quell’iniziale idea di ambiente Déco ricercata da Antonio Citterio.
'Il mio percorso con Maxalto inizia idealmente con una visione: un’immaginaria scena teatrale di ambiente borghese, di ispirazione francese, dove nascono i primi prodotti in cui ho cercato di combinare piacere estetico e funzionale', spiega Citterio. 'Per rendere realtà questo scenario sono stati importanti alcuni punti di riferimento: l’immaginario di progettisti come Jean Michel Frank, che ingentiliscono le geometrie talvolta costrittive del Modernismo; la dedizione del produttore e dei suoi realizzatori a raggiungere la massima qualità; il filtro dello sguardo di chi rappresenta questi oggetti nella comunicazione. Dopo tanti anni di progetto, mi pare si sia infine creato un universo di prodotti tra loro coerenti, fedeli a quell’idea iniziale di ambiente. Prodotti che possano andare liberamente per il mondo e per le case, indipendenti dal loro progettista perché sono diventati una realtà dell’abitare contemporaneo, tanto ricca quanto varia, destinata a durare molto a lungo'.
Dimostrano la riuscita naturalezza della collezione prima di tutto i nuovi cromatismi: i toni più chiari del wengé e del rovere lasciati al naturale, le finiture bronzo e cromo per i metalli, come l’alluminio brunito di certe strutture. Risaltano le nuance calde delle pelli e dei tessuti, arricchiti dalla qualità sartoriale delle cuciture. La proposta tessile, ispirata agli anni ’20 e al lavoro di Jean-Michel Frank, contribuisce a definire un’atmosfera luminosa grazie a texture e disegni in tonalità neutre da accostare liberamente a grafiche astratte in bianco e nero.
Tutti i modelli e le loro varianti derivano da un ripensamento accurato. Citterio si è infatti dedicato a un redesign integrale delle tipologie esistenti, rivedendo strutture, proporzioni, dettagli, funzionalità e modi d’uso dei mobili e delle loro componenti. Come, ad esempio, la struttura del tavolo Xilos, ridisegnata per il miglior accomodamento delle sedute, e il tavolo Abseo, realizzato con la particolare tecnica folding che esalta la preziosità del legno.
Ancora, la varietà di imbottiti come i divani Lucrezia e Dives presentati in una nuova veste “Soft”.
Non mancano vere e proprie nuove tipologie, come il grande tavolo/consolle estensibile Cuma o lo scrittoio Max, piccolo gioiello di ebanisteria.
L’intera collezione è animata da un’idea di lusso ragionato, dalla ricerca di un’estetica non aggressiva né ombrosa di arredi e oggetti, che non è solo exploit di strutture, colori e materiali, ma trova un punto di equilibrio nel suo insieme e in ogni singolo modello.
Tavoli, sedie, poltrone, divani, letti, contenitori sono certamente oggetti funzionali, ma creano tutti insieme luoghi per abitare, “stanze” di una casa ideale nella visione di un progettista e di un’industria che non hanno mai dimenticato le loro radici: il saper fare di una lunga tradizione artigiana, l’intelligenza di capire l’evoluzione dell’abitare, di cosa è destinato a durare e di cosa dovrà necessariamente cambiare, la capacità di rigenerarsi costantemente, restano nel DNA di tutta questa collezione.
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