08/02/2021 - Da edificio senz’anima a luogo della rinascita, da contenitore in disuso a scatola magica dove il mondo del lavoro trova un nuovo ambiente, in sicurezza, pronto per le scommesse post-pandemia. Ha aperto i battenti il Regus di Viale Cassala 57, edificio progettato da Il Prisma e commissionato per concorso da Fasc Immobiliare. Il nuovo hub farà parte del network di Regus, marchio operativo di IWG plc, colosso globale degli spazi di lavoro flessibile presente in Italia con oltre 70 location con i marchi Regus, Spaces, HQ e Signature.
Uno spazio di 4mila metri quadrati complessivi, con una grande area verde, un giardino d’inverno e una club area di circa 220 metri quadri proprio di fronte alla fermata M2 di Romolo, fuori dal traffico del centro, ma dentro la città. Otto piani di uffici personalizzabili, con ambienti multidimensionali e studiati per lo smartworking.
Identità del progetto, qualità del design, connettività e flessibilità sono le parole chiave che lo contraddistinguono. Il concept è unico nel suo genere, pensato trovando una soluzione architettonica inusuale. L’immobile esistente è stato trasformato in una scatola magica, una magic box come ampliamento della struttura, per ri-attivare il contatto con la strada e lo spazio pubblico. Pensato per costruire una nuova identità con una azione di plug in, l’immobile apre un nuovo dialogo con il contesto e con la città che lo circonda, valorizzando gli spazi con un approccio flessibile e modulare. La terrazza al terzo piano ospita un’area di convivialità all’interno dell’edificio e la piazza a quota zero favorisce le connessioni tra le persone, segnando l’ingresso dell’edificio.
«Un’architettura viva, nata dal pensiero. Il nostro metodo: prima di tutto analizza l’impatto della trasformazione sulla vita delle persone che andranno ad abitare quell’edificio o che lo vivranno passandoci davanti. In questa narrazione siamo partiti evidenziando gli elementi da mettere in vetrina. Vogliamo che il design vada oltre le forme. Ecco che la “magic box” è un simulacro che serve al racconto, come se avessimo costruito il palcoscenico all’interno del quale scriviamo un’esperienza di vita», spiega Stefano Carone, partner de Il Prisma, facendo cenno anche alle aspettative post- Covid19.
Cambiano le città e cambia il modo di lavorare, ora l’ufficio è flessibile. «La strategia che abbiamo attuato è quella di concentrarci su una porzione dell’immobile (piani bassi) facendo in modo che questa diventi la porzione più attrattiva e riconoscibile. Tutto ciò sfruttando anche il giardinetto frontale trasformandolo appunto in una “stanza” aperta verso la città», racconta Sebastiano Pasculli, associato e team leader de Il Prisma.
«Fasc Immobiliare srl ha fortemente creduto nelle potenzialità dell’immobile sapendo che – per qualità e posizionamento – poteva rappresentare un modello di sviluppo da prendere a riferimento», spiega il presidente Enore Facchini. «Tutto è cominciato da un concorso di idee, aperto a operatori professionisti, che ha avuto il fondamentale valore di allargare le visioni e stimolare la discussione sul piano tecnico ed economico. Si tratta di un sito che da qualche anno non riusciva a richiamare l’attenzione del mercato. Con la collaborazione dei nostri partner si è riportato a nuova vita l’edificio, dando nel contempo – attraverso la creazione di un nuovo spazio verde aperto al pubblico – anche un piccolo contributo alla riqualificazione del quartiere».
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