25/02/2021 - Nel cuore della Garbatella, Studiotamat trasforma lo storico panificio di quartiere abbandonato da anni, nel nuovo indirizzo di tendenza della capitale.
Tre de tutto, che già dal nome non nega il legame con la tradizione romana, si affaccia con tre generose vetrate arcuate a tutta altezza, disegnate su misura, su una piazza ricca di decorazioni e modanature realizzate in materiali umili, tipiche del Barocchetto Romano, che impreziosisce l’edilizia popolare tipica dell’area sorta negli anni ‘20.
Qui, sotto l’arco adiacente al locale, Nanni Moretti sfrecciava in vespa nel suo film “Caro Diario”. All’ingresso, un altro omaggio al quartiere: “Quanto è bella Garbatella!”, recita una scritta al neon, invitando a entrare.
Organizzato su due livelli per assecondare la naturale inclinazione del terreno, Tre de tutto presenta un piano terra a pianta triangolare, con al centro un grande pilastro cruciforme che suddivide gli spazi. Riservato alle prime colazioni e agli aperitivi, con un’area lounge dedicata ai vinili, questo ambiente è dominato dal macro-bancone rivestito con due sole lastre di grandi dimensioni. Le pareti, al di sopra di un rivestimento di maioliche alto 1,50 m, non sono state trattate, ma protette da un trasparente protettivo e lasciate nel loro stato originale, a esibire come un vezzo i segni del tempo, da fori e tracce di vecchi impianti, a scritte e disegni precedenti alla ristrutturazione. Il pavimento è stato sostituito da una colata di cemento rifinito in resina trasparente, per un risultato discreto e poco invasivo.
“Come in tavola i proprietari Mirko Tommasi e Daniele Notte propongono i classici della cucina romana rivisitati, prendendo ispirazione da uno dei quartieri più veraci di Roma, allo stesso modo il nostro obiettivo fin dal principio è stato non snaturare lo spazio preesistente, ma valorizzarlo e al contempo cucirlo addosso ai committenti. Così abbiamo lasciato le pareti grezze, con le stratificazioni di intonaco originali, dialogare con il design contemporaneo degli elementi architettonici che caratterizzano il locale, dal bancone dalle linee asciutte che domina nel bar, alla scala squisitamente pop del ristorante” - racconta Matteo Soddu, co-fondatore dello studio.
Alle tonalità neutre della preesistenza, si contrappone una palette dinamica di colori, studiata insieme alla Colour Consultant Sabina Guidotti. Il rivestimento a parete in maioliche blu notte con fughe a contrasto color mattone, si combina con le venature arancio prugna e bluette del bancone, le sedie di recupero in ferro giallo e rosa carne, ben si sposano con il color cuoio delle panche rivestite con un tessuto tecnico nautico o con i tavoli, anch’essi di recupero in ferro, dotati di top in legno colorato e rullato ad hoc con dei decori tenui.
Al piano inferiore, che ospita due sale ristorante, la cucina del locale, i servizi e i magazzini, pareti carta da zucchero si alternano a pareti rivestite con la carta da parati Grid di Texturae. Il collegamento con il livello superiore avviene tramite una scalinata-tunnel color salmone provvista di oblò. Un ingresso indipendente, invece, permette di accedere al ristorante direttamente dalla strada, grazie a una scala a rampa unica di colore giallo acceso, con una struttura in ferro fortemente geometrica, tamponata in pannelli di lamiera microforata.
Interni ruvidi e atmosfere accoglienti progettati da STUDIOTAMAT, fanno di Tre de tutto un originale ibrido tra ristorante raffinato e bar nostrano, che dosa abilmente spirito popolare e dettagli più ricercati.
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