26/02/2021 - Il progetto di casatibuonsante architects per un appartamento in centro a Milano, riflette sulla capacità dello spazio domestico di rappresentare la personalità e le ambizioni di chi lo abita in contrapposizione a uno spazio generico, poco caratterizzato e sterile.
Mentre assistiamo a una progressiva domesticizzazione degli spazi collettivi, negli spazi privati meccanismi come mobilità, standardizzazione degli elementi di arredo, riduzione delle metrature a disposizione e non ultima la progressiva mercificazione dello spazio domestico come bene di consumo hanno di fatto ridotto notevolmente la capacità delle nostre case di essere luoghi rappresentativi di chi vi abita.
In Casa per un Dottore, lo studio casatibuonsante architects ha, invece, voluto trasformare il progetto in espressione della personalità del cliente e per fare ciò sono stati mantenuti alcuni arredi di famiglia del cliente, che costituiscono memoria storica e tangibile di tre generazioni differenti succedutesi nel tempo, integrando questi elementi con il nuovo progetto che riutilizza queste parti per comporre un nuovo paesaggio. Il progetto trasforma significativamente il modo di abitare l’appartamento e le relazioni tra spazi intimi e di rappresentanza.
Il soggiorno, liberato dai muri perimetrali, viene ampliato e reso lo spazio centrale della casa, integrando al suo interno diverse funzioni. Verso gli spazi più intimi, il nuovo arredo funge da guardaroba e mobile contenitivo, mentre sulla zona giorno una grande libreria permette diverse attività integrando uno spazio più raccolto per il lavoro e lo studio, una zona vicina alle finestre e al terrazzo per il pranzo e una per il riposo e lo svago. La grande libreria riprende l’idea del fronte urbano, come un porticato intorno ad una piazza regola e stabilisce il carattere e gli utilizzi della grande sala centrale.
All’interno del suo ritmo vengono ricavate alcune nicchie che espongono come in una wunderkammer alcuni degli oggetti più cari a chi abita: mobili in legno scuro, credenze, crocifissi, quadri, ritratti, un orologio a pendolo, libri antichi, piccole riproduzioni di sculture e mezzi busti di Pensatori e Filosofi antichi.
Il colore del mobile, Rosso Cardinale, viene utilizzato come scenografia per esporre al meglio i mobili del '900 operando in modo simile a un allestimento museale. Anche l’illuminazione diviene centrale nella progettazione mettendo in risalto le preesistenze. Il suo binario curvilineo gioca in contrasto con la compostezza dell’intero ambiente.
Attorno al portico-libreria un grande specchio a tutta altezza raddoppia lo spazio permettendo alla luce naturale di penetrare nelle zone altrimenti più buie della casa.
La Cucina viene trasformata in un ambiente iconico rappresentato da un volume a isola attorno al quale poter lavorare in comodità o riunirsi per momenti di convivialità.
Infine i bagni riprogettati sono stati rivestiti di mosaico in ceramica opaca dai colori vivaci per aumentare il senso di inclusione dei due ambienti.
In casa per un Dottore niente è stato lasciato al caso e tutte le richieste della committenza hanno saputo trovare un compromesso con istanze progettuali più generali.
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