Ph. © Hervé Hôte
24/03/2021 - Un involucro che rievoca le formazioni geologiche delle Alpilles ritratte da Van Gogh nella sua celebre 'Notte stellata' e una pianta ispirata all'anfiteatro romano di Arles. Frank Gehry non smette di stupire, e lo fa – anche questa volta – con la sua ultima opera ‘Luma’, una torre scultorea nella storica città francese di Arles che inaugurerà – emergenza Covid permettendo – il prossimo 26 giugno.
La costruzione prende il nome dalla fondazione culturale aperta dalla collezionista d’arte e mecenate Maja Hoffmann, ereditiera del colosso farmaceutico La Roche, che l’edificio ospiterà al suo interno.
L’intero Parc des Ateliers è un ex sito industriale di Arles, nei pressi dei celebri siti del patrimonio mondiale dell’Unesco, il cui obiettivo è fornire agli artisti l’opportunità di sperimentare anche in stretta collaborazione con altri artisti, curatori, scienziati, innovatori e pubblico: un grande complesso culturale sperimentale nel sud della Francia.
Il suo cuore è la spettacolare torre di Frank Gehry di 15.000 metri quadrati, una struttura geometrica tortuosa rifinita con 11.000 pannelli di acciaio inossidabile. Alla base della torre – sette piani con gli uffici della fondazione, studi, laboratori e, all’ultimo piano, una terrazza panoramica e un bar – un ulteriore omaggio al patrimonio provenzale: una corona circolare in vetro chiaramente ispirata all’anfiteatro romano di Arles. L’”anfiteatro” è su tre livelli e ospiterà biglietteria, bar e sale conferenze.
Il progetto prevede anche un parco pubblico dell’architetto Bas Smets per collegare il Parc des Ateliers con la città. Un giardino con piante e fiori della regione pensato per mitigare l’impatto del maestrale e le temperature estive.
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