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Ph. Koen Van Damme
30/03/2021 - Passando per Liezele, un piccolo villaggio a 30 minuti a sud di Anversa, in Belgio, è possibile scorgere fattorie ancora dedite all'agricoltura tradizionale. In questo paesaggio, spicca una nuova costruzione chiamata VV Winery firmata da uno tra i più conosciuti architetti belga: Vincent Van Duysen.
L'architettura di Van Duysen si inserisce nella stessa tradizione delle cascine fiamminghe, archetipica nella sua forma e allo stesso tempo robusta e funzionale nell’ambiente naturale che la ospita. Gli elementi tradizionali – propri dell’ex fattoria demolita sul sito ma in generale di tutto il patrimonio rurale costruito nei secoli in questa zona – si sposano con la predilezione di materiali puri e tattili per una progettazione sobria, pulita ed essenziale, comune denominatore di tutti i progetti di Van Duysen.
Il fienile e la torre sono i protagonisti del progetto, essi definiscono – insieme a 4 massicci volumi di cemento – la corte centrale, cuore della cantina, dove si svolge tutta l'attività della Tenuta Valcke Vleug. La corte si configura come una piazza vuota all'aria aperta che dà gerarchia e organizza tutti gli elementi che gravitano intorno alla fattoria. Ma questo elemento del progetto è anche un luogo per raccogliere l'uva durante la vendemmia e che collega le funzioni di degustazione del vino con l'ambiente naturale circostante, un’oasi per ospitare eventi o momenti di tranquillità durante i quali il contadino, dopo una dura giornata di lavoro, si gode il tramonto riposando sulla lunga panchina di legno disegnata da Daniel De Belder.
Sia nella forma che nelle tonalità del materiale legnoso, calde e avvolgenti, i massicci elementi scultorei in legno di De Belder seguono la poetica del progetto lavorando insieme ai volumi architettonici di Van Duysen per massimizzare l'esperienza del visitatore verso il paesaggio. Tutto il progetto entra in armonia con la bellezza naturale del paesaggio agricolo circostante, arricchendolo grazie all’aggiunta di più di 50 nuovi alberi di pioppo, salice, ciliegio e nocciolo, denotando una volontà di integrazione a lungo termine del nuovo edificio con l’ambiente naturale in cui sorge.
Il rivestimento in cemento in una tonalità grigio-marrone denota tutto il corpo della nuova fattoria. Il tetto è invece in legno di larice tinto di nero e acciaio, lo stesso utilizzato anche per le persiane del fienile e il rivestimento della casa di campagna. Il colore nero è un omaggio ai fienili fiamminghi tradizionalmente dipinti con il catrame. La tonalità scura genera inoltre degli intensi contrasti con il verde dell'ambiente circostante sottolineando, ancora una volta, il carattere del progetto e il rispetto del manufatto architettonico nei confronti con l’ambiente naturale.
Gli interni della cantina VV mostrano una continuità nel linguaggio architettonico espresso negli esterni del progetto: i pavimenti in cemento grezzo sono funzionali nella scelta del materiale e allo stesso tempo caldi e sobri, i rivestimenti interni sembrano fondersi con i rivestimenti delle pareti esterne, della stessa tonalità; e ancora i mobili e i grandi camini aperti..tutti elementi che creano spazi per la degustazione del vino, delle oasi di tranquillità da attraversare con lentezza e serenità dove le botti per il vino vino sono in attesa della prossima vendemmia.
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